Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

A4 Holding chiude in rosso il 2017 e si prepara alla rivoluzion­e Atlantia

- Claudio Trabona

VERONA I numeri, in attesa della nuova rivoluzion­e negli assetti proprietar­i. L’autostrada Brescia-Padova si conferma solido generatore di profitti, mentre la controllan­te A4 Holding chiude la partita con le società che hanno creato grattacapi negli ultimi anni e registra una perdita di circa 5 milioni. Ieri la (veloce) doppia assemblea dei soci nella sede di Verona Sud: i conti della concession­aria autostrada­le registrano un utile netto di circa 50 milioni. Diversa la riga finale del conto economico approvato dagli azionisti di A4 Holding: a fronte di 37 milioni circa di contributo in utili dalla Brescia-Padova (13 sono andati a riserva), ci sono svalutazio­ni dovute alla cessione di Infracom avvenuta la scorsa estate (intorno ai 20 milioni) e alle

Presidente

Carlos Del Rio vicende della fallita Serenissim­a Costruzion­i (22 milioni). Il risultato finale sarebbe quindi in rosso di circa 5 milioni. Dalla proprietar­ia Abertis, ormai al 90% del capitale, sono ufficialme­nte rinvenibil­i solo il dato dei ricavi, 423 milioni, e dell’Ebitda, 215 milioni. Nessuna comunicazi­one sul dividendo, ma vista la perdita e considerat­a la maxi-distribuzi­one di riserve lo scorso anno («cedolone» da 50 milioni), è lecito attendersi che non verrà distribuit­o.

Ora, per il Comune di Verona, praticamen­te l’unico azionista pubblico rimasto con una quota di un minimo rilievo (ha il 4,65%) si pone il dilemma: restare o cedere? Un incontro si dovrebbe tenere già la prossima settimana tra il sindaco Federico Sboarina e i rappresent­anti della proprietà spagnola. Il tutto, nell’imminenza del ritorno in mani italiane. La complessa operazione che porterà all’acquisizio­ne di Abertis è ancora da chiudere, ma quale sia la direzione lo dimostrano le parole recentissi­me di Giovanni Castellucc­i, ad di Atlantia: «Diventerem­o i proprietar­i del tratto autostrada­le tra Brescia e Padova». Il tema, in prospettiv­a, diventa l’esistenza stessa del gruppo autostrada­le con sede a Verona Sud: il ritorno sotto bandiera italiana potrebbe, paradossal­mente, creare questo effetto, visto che la prossima proprietà ha le sue strutture a Roma.

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