Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Scivola nel tombino e muore annegato

Casale sul Sile, l’anziano stava pulendo il pozzetto nel giardino della sua abitazione

- Citter

CASALE SUL SILE (TREVISO) Stava svolgendo alcuni lavori domestici quando, mentre puliva un pozzetto del giardino, è scivolato, caduto all’interno ed è rimasto incastrato con la testa immersa nell’acqua, annegando. È morto così, ieri pomeriggio a Casale sul Sile, l’85enne Danilo Tronchin. A scoprire il corpo è stata una vicina di casa, che ha immediatam­ente allertato i soccorsi. Non si esclude che a causare la tragedia possa essere stato un malore.

CASALE SUL SILE Un incidente domestico. Sarebbe questa la causa della morte improvvisa di Danilo Tronchin, pensionato 85enne di Casale, ritrovato senza vita ieri pomeriggio nel giardino della sua casa. L’uomo, che viveva solo, sarebbe scivolato e caduto dentro un tombino, morendo annegato.

L’incidente si è verificato nel pomeriggio, in via Boniosolo. Secondo quanto ricostruit­o dai carabinier­i di Treviso l’uomo, che viveva solo, stava lavorando con alcuni attrezzi, impegnato a pulire il tombino. La vicina di casa lo aveva visto armeggiare intorno al pozzetto. Una cosa normale, l’anziano era una persona attiva e sbrigava autonomame­nte molti dei lavori domestici solo. Nulla di strano quindi. Quando, però, dopo poco meno di un’ora la vicina è uscita nuovamente di casa si è trovata davanti a una tragedia ormai consumata. Tronchin era immobile, con la testa infilata nel tombino. Lo ha chiamato, ma non ha ottenuto alcuna risposta.

La donna è corsa da lui, ha provato a scuoterlo e si è accorta che aveva la testa immersa nell’acqua. Subito ha chiesto aiuto alla centrale operativa del Suem 118, che ha mandato sul posto un’ambulanza. Ma i sanitari non hanno potuto fare nulla: l’85enne era già deceduto, probabilme­nte per annegament­o.

A quel punto è toccato ai carabinier­i guidati dal maggiore Stefano Mazzanti di provare a ricostruir­e la dinamica dell’accaduto. Esclusa fin da subito l’ipotesi che la morte del pensionato potesse essere stata di natura violenta: in giardino era tutto in ordine, accanto al corpo c’erano gli attrezzi appoggiati e nessun segno di lotta. Tutto coincident­e con la testimonia­nza della vicina. Probabilme­nte Tronchin, è scivolato mentre era impegnato, a testa in giù, a lavorare nel pozzetto. E non è più riuscito a rialzarsi e a muoversi, morendo annegato. Non è escluso che possa essere stato colto da un malore che lo abbia fatto cadere. Per la procura di Treviso, però, non ci sono dubbi che si sia trattato di un incidente, per questo ha già messo la salma a disposizio­ne della famiglia. Danilo Tronchin lascia un fratello e una sorella più anziani, ospiti della casa di riposo di Roncade.

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(Balanza) Una trappola Il tombino

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