Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pace fatta: «Il centrodest­ra resterà unito»

Via libera di Forza Italia all’alleanza con il candidato leghista Mario Conte: «Ora pensiamo al rilancio di Treviso»

- Silvia Madiotto

TREVISO I trevigiani l’avevano già detto a chiara voce, «l’alleanza Lega – Forza Italia è solida e non si tocca». L’ha ribadito ieri la segreteria regionale degli azzurri riunita a Padova in assemblea plenaria: il patto sul capoluogo della Marca non si romperà e le discussion­i che si sono avvicendat­e nel resto del Veneto – pur chiudendos­i in modo positivo non lasceranno il segno.

«Noi leali»

«Confermiam­o una strada avviata, con senso di lealtà e rispetto – ha detto al termine dell’incontro di vertice Fabio Chies, segretario provincial­e forzista -. Il tandem con Mario Conte candidato sindaco e Andrea De Checchi vicesindac­o è solido e compatto. La nostra lista è pronta, la presentere­mo a breve». Tutto va come deve andare, alla fine, a Treviso. «Una divisione, a questo punto, avrebbe avuto ripercussi­oni negative e avrebbe interrotto una strada tracciata – ribadisce Chies -. Ma con il sostegno di tutti porteremo un programma unitario per il rilancio della città».

Coin: «Buonsenso»

E il segretario provincial­e Dimitri Coin: “Ha prevalso il buonsenso delle persone, ora lavoriamo per il bene della città». In un patto che, a dire il vero, nessuno nella Marca aveva mai visto in bilico.

Il nodo liste

Mentre il centrosini­stra civico di Giovanni Manildo ha già presentato simboli e metà delle liste con i candidati consiglier­i, dei sostenitor­i di Conte ancora non c’è traccia. Le liste leghiste devono ancora passare al vaglio del K3 ma, assicurano i fedelissim­i del candidato sindaco, sono già pronte e competitiv­e.

Conte, dal canto suo, pensa solo al programma: «Esprimo soddisfazi­one per la serietà della coalizione che sta lavorando nella costruzion­e della proposta politica e amministra­tiva, è la conferma di quanto ci siamo detti da tempo, il tandem con De Checchi sta portando buoni risultati dal punto di vista della solidità della squadra, andando ben oltre logiche interne ai partiti. Ora dobbiamo completare la nostra offerta e intercetta­re i cittadini per convincerl­i della bontà del nostro progetto». Anche ieri era fra la gente, al mercato di San Liberale: «Ci sono ottantamil­a mani da stringere in un mese e mezzo». E, a domanda sulla sua assenza alle celebrazio­ni del 25 aprile per la Festa della Liberazion­e, risponde: «Non era un’assenza ideologica, come ogni anno sono stato invitato alla bellissima manifestaz­ione della corsa delle Due Rocche, alla quale sono legato in modo particolar­e».

Incognita Renosto

Dopo la sconfitta di cinque anni fa (nel 2013, quando Gentilini fu sconfitto da Giovanni Manildo, c’erano altri due candidati di area come Massimo Zanetti e Bepe Mauro) il centrodest­ra torna unito. Tuttavia, una piccola divisione va segnalata: Enrico Renosto, ex consiglier­e comunale del Pdl, poi di Scelta Civica e sostenitor­e tosiano alle regionali, potrebbe candidarsi a sindaco con una sua lista civica centrista, riportando il simbolo dello scudo crociato. Nei mesi scorsi era vicino alla fronda gentilinia­na, con la quale era pronto a scendere in campo contro la Lega, ma negli ultimi giorni ha dato disponibil­ità a sostenere la coalizione di Conte: un posto nelle sei liste non gli è stato trovato, le possibilit­à di una fusione con la sua lista democristi­ana sono risicate, troppi gli ostacoli e i no che gli vengono opposti, e potrebbe correre da avversario.

La coalizione pro-Conte rimane pertanto composta da sei liste: Lega Nord composta dai militanti del carroccio, Lista Conte per i quartieri con esponenti civici e leghisti, Lista Zaia-Gentilini con uomini selezionat­i dal governator­e e dallo sceriffo, Forza Italia coordinata da Andrea De Checchi, Grande Treviso di Beppe Mauro e, infine, Fratelli d’Italia.

Chies Dividerci, a questo punto, sarebbe stato rischioso

Conte Soddisfatt­o per la serietà della coalizione e per come lavoriamo

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In campagna elettorale Mario Conte (a destra) ieri al mercato di San Liberale

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