Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pace fatta: «Il centrodestra resterà unito»
Via libera di Forza Italia all’alleanza con il candidato leghista Mario Conte: «Ora pensiamo al rilancio di Treviso»
TREVISO I trevigiani l’avevano già detto a chiara voce, «l’alleanza Lega – Forza Italia è solida e non si tocca». L’ha ribadito ieri la segreteria regionale degli azzurri riunita a Padova in assemblea plenaria: il patto sul capoluogo della Marca non si romperà e le discussioni che si sono avvicendate nel resto del Veneto – pur chiudendosi in modo positivo non lasceranno il segno.
«Noi leali»
«Confermiamo una strada avviata, con senso di lealtà e rispetto – ha detto al termine dell’incontro di vertice Fabio Chies, segretario provinciale forzista -. Il tandem con Mario Conte candidato sindaco e Andrea De Checchi vicesindaco è solido e compatto. La nostra lista è pronta, la presenteremo a breve». Tutto va come deve andare, alla fine, a Treviso. «Una divisione, a questo punto, avrebbe avuto ripercussioni negative e avrebbe interrotto una strada tracciata – ribadisce Chies -. Ma con il sostegno di tutti porteremo un programma unitario per il rilancio della città».
Coin: «Buonsenso»
E il segretario provinciale Dimitri Coin: “Ha prevalso il buonsenso delle persone, ora lavoriamo per il bene della città». In un patto che, a dire il vero, nessuno nella Marca aveva mai visto in bilico.
Il nodo liste
Mentre il centrosinistra civico di Giovanni Manildo ha già presentato simboli e metà delle liste con i candidati consiglieri, dei sostenitori di Conte ancora non c’è traccia. Le liste leghiste devono ancora passare al vaglio del K3 ma, assicurano i fedelissimi del candidato sindaco, sono già pronte e competitive.
Conte, dal canto suo, pensa solo al programma: «Esprimo soddisfazione per la serietà della coalizione che sta lavorando nella costruzione della proposta politica e amministrativa, è la conferma di quanto ci siamo detti da tempo, il tandem con De Checchi sta portando buoni risultati dal punto di vista della solidità della squadra, andando ben oltre logiche interne ai partiti. Ora dobbiamo completare la nostra offerta e intercettare i cittadini per convincerli della bontà del nostro progetto». Anche ieri era fra la gente, al mercato di San Liberale: «Ci sono ottantamila mani da stringere in un mese e mezzo». E, a domanda sulla sua assenza alle celebrazioni del 25 aprile per la Festa della Liberazione, risponde: «Non era un’assenza ideologica, come ogni anno sono stato invitato alla bellissima manifestazione della corsa delle Due Rocche, alla quale sono legato in modo particolare».
Incognita Renosto
Dopo la sconfitta di cinque anni fa (nel 2013, quando Gentilini fu sconfitto da Giovanni Manildo, c’erano altri due candidati di area come Massimo Zanetti e Bepe Mauro) il centrodestra torna unito. Tuttavia, una piccola divisione va segnalata: Enrico Renosto, ex consigliere comunale del Pdl, poi di Scelta Civica e sostenitore tosiano alle regionali, potrebbe candidarsi a sindaco con una sua lista civica centrista, riportando il simbolo dello scudo crociato. Nei mesi scorsi era vicino alla fronda gentiliniana, con la quale era pronto a scendere in campo contro la Lega, ma negli ultimi giorni ha dato disponibilità a sostenere la coalizione di Conte: un posto nelle sei liste non gli è stato trovato, le possibilità di una fusione con la sua lista democristiana sono risicate, troppi gli ostacoli e i no che gli vengono opposti, e potrebbe correre da avversario.
La coalizione pro-Conte rimane pertanto composta da sei liste: Lega Nord composta dai militanti del carroccio, Lista Conte per i quartieri con esponenti civici e leghisti, Lista Zaia-Gentilini con uomini selezionati dal governatore e dallo sceriffo, Forza Italia coordinata da Andrea De Checchi, Grande Treviso di Beppe Mauro e, infine, Fratelli d’Italia.
Chies Dividerci, a questo punto, sarebbe stato rischioso
Conte Soddisfatto per la serietà della coalizione e per come lavoriamo