Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cortina, Alverà al sicuro dalle frane Al via un piano da 2,6 milioni di euro
Interventi sui torrenti di Regione, Genio Civile e Servizi forestali
CORTINA D’AMPEZZO Pronto un piano da due milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza del Rio Gere e del Bigontina a Cortina. Sbarramenti sui torrenti e consolidamento di ponti e argini. Questo l’obiettivo di Regione e Servizi forestali Veneto Est per impedire altri eventi catastrofici.
Nella notte tra il 4 e il 5 agosto scorso un pezzo del Monte Cristallo era franato facendo esondare i due torrenti sottostanti e creando una colata di detriti spaventosa. Per capire la sua portata basta riflettere su un dato: la forza d’impatto di un solo sasso era stata di 300 tonnellate al metro quadro, come un camion in corsa. Carla Catturani, ex anestesista del «Codivilla-Putti», era morta nella sua auto mentre tornava a casa. Ingenti danni poi alle abitazioni intorno soprattutto nella frazione di Alverà.
Gli interventi di pulizia e consolidamento di alcuni punti critici, costati centinaia di migliaia di euro, erano partiti subito. La sinergia tra Regione, Genio Civile, Servizi forestali e Università di Padova ha permesso di elaborare un progetto strutturale che dovrebbe contenere e fermare un’eventuale nuova colata detritica.
«Verranno posizionate cinque briglie, tre a valle appena sopra Alverà e due a monte tra il lago Scin e il Rio Gere — ha spiegato Antonio Da Re, tecnico del Servizio forestale — Quelle più in alto, “a pettine”, serviranno a contenere grossi massi e alberi. Le altre tre bloccheranno i detriti più piccoli. A monte del lago Scin ci sono 70.000 metri cubi di materiale. Il 50% potrebbe franare e dobbiamo contenerlo. Le briglie saranno in grado di fermarne 17.000 metri cubi a monte e 22.000 a valle». I lavori costeranno 2 milioni 650.000 euro e dovrebbero partire nel 2019. «Il rischiozero in montagna non esiste, ma il progetto funzionerà» ha commentato l’assessore regionale Giampaolo Bottacin.