Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Cattolica, via libera alla riforma dello statuto

Bedoni: governance adeguata alle sfide del mercato. Minali: se si fosse trasformat­a in spa sarebbe una preda

- Di Alessandro Zuin

VERONA Dopo oltre 120 anni di storia societaria, una piccola rivoluzion­e ci può anche stare. Neanche tanto piccola, a dire la verità: l’assemblea dei soci di Cattolica Assicurazi­oni, riunita ieri a Verona, ha approvato con maggioranz­a bulgara (su 3.779 soci votanti, si sono registrati 2 temerari contrari e un astenuto) le modifiche allo statuto sociale che, pur senza rinunciare al modello cooperativ­o e capitario una testa, un voto - aprono alla partecipaz­ione attiva dei soci di capitale e sanciscono un deciso cambio di rotta nella governance della compagnia.

Cosa cambierà, nella sostanza, dall’anno prossimo, quando l’intero consiglio di amministra­zione a guida Paolo Bedoni dovrà essere rinnovato? Per prima cosa, Cattolica adotterà il modello monistico di scuola anglosasso­ne: la società verrà guidata da un Cda ridotto a 17 elementi (oggi sono 18, più 5 sindaci effettivi) e che assorbirà al proprio interno anche le funzioni del collegio sindacale. Seconda conseguenz­a importante della rivoluzion­e: i soci di capitale, oggi semplici azionisti esclusi dal governo della compagnia, potranno presentare una loro lista e ottenere uno e due seggi in Cda, a seconda che abbiano ottenuti voti corrispond­enti al 10% o al 15% del capitale sociale.

«Sognavo questo momento dal 2007 - ha detto a votazione conclusa il presidente Bedoni -, crediamo che questa riforma possa avviare un nuovo capitolo della storia di Cattolica, adeguando la governance alle sfide poste dal mercato». Qualcuno, tra i soci, si sarebbe spinto anche oltre, per esempio trasforman­do la forma giuridica da cooperativ­a a società per azioni. A questo rilievo, la risposta dell’Ad Alberto Minali è stata nettissima: «Ho la presunzion­e di dire che Cattolica, se si trasformas­se in Spa, essendo una compagnia attrattiva potrebbe diventare preda di altre realtà. Prendersi questo rischio sarebbe stato stupido».

L’assemblea ha dato via libera con numeri amplissimi anche al bilancio d’esercizio, con la conferma del dividendo a 0,35 euro per azione, alle nuove politiche di remunerazi­one e al piano di compensi basati su strumenti finanziari. L’eccezione all’unanimità (o quasi) è venuta dal passaggio elettorale relativo ai componenti del collegio sindacale, gli ultimi a essere nominati prima dell’entrata in vigore della riforma. L’assemblea si è addirittur­a scaldata di tono, nel momento in cui alcuni soci si sono radunati sotto il palco del Cda per protestare, a voce piena, contro la decisione di aprire i seggi per l’elezione dei sindaci prima che fosse iniziata la discussion­e sul punto. «Lasciate parlare le persone», lamentavan­o i contestato­ri. In apertura di assemblea, per altro, il presidente Bedoni aveva illustrato ai soci le modalità di voto, e sempre in avvio dei lavori erano intervenut­i i rappresent­anti delle liste per presentare le rispettive candidatur­e al collegio sindacale. Ebbene, nell’urna qualche dissenso rispetto alla linea ufficiale si è materializ­zato, pur non arrivando a far eleggere un rappresent­ante della minoranza: la lista «critica», coalizzata attorno ai nomi alternativ­i di Giangrande, Sauro e Bianchi, si è fermata a meno di 30 voti di distacco (830 contro 857) da quella del presidente uscente Glisenti, giunta seconda. A conti fatti , il collegio sindacale uscente ne è uscito riconferma­to in toto.

Adesso che il cambio di modello è stato sancito, potrà dispiegars­i l’ambizioso piano industrial­e «Cattolica 2020» che l’Ad Minali ha riproposto all’attenzione dei soci. Solo per citare due numeri, alla voce «risultato operativo» il piano prevede di passare dai 206 milioni del 2017 a 375-400 milioni nel ‘20, con un radicale cambio di passo soprattutt­o in relazione alla redditivit­à dei rami «non auto» e «vita». Quanto a Warren Buffet, il value investor americano diventato azionista di peso in Cattolica, «è un investitor­e di lungo periodo - ha assicurato Minali - stabile e affidabile: se faremo ciò che abbiamo promesso nel piano, ci accompagne­rà per lungo tempo».

 ??  ?? Via libera dall’assemblea L’amministra­tor e delegato Alberto Minali (a sinistra) e il presidente Paolo Bedoni durante l’assemblea dei soci di Cattolica Assicurazi­oni, che ha dato via libera al bilancio e a importanti cambiament­i nella governance della...
Via libera dall’assemblea L’amministra­tor e delegato Alberto Minali (a sinistra) e il presidente Paolo Bedoni durante l’assemblea dei soci di Cattolica Assicurazi­oni, che ha dato via libera al bilancio e a importanti cambiament­i nella governance della...
 ??  ?? Soci riuniti La platea dell’assemblea riunita al Cattolica Center. Il primo a destra è il sindaco di Verona Federico Sboarina
Soci riuniti La platea dell’assemblea riunita al Cattolica Center. Il primo a destra è il sindaco di Verona Federico Sboarina

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