Mostre, musei e alberghi, buone notizie dal turismo: «Il ponte del Primo Maggio meglio di quello di Pasqua»

TREVISO Per i più fortunati, quello fra il 25 aprile, San Liberale e il primo maggio è stato un «ponte» di ben sette giorni, valido anche per un viaggetto. Per molti degli altri è stato comunque un lungo weekend di bel tempo che si è trasformato in un periodo di denso afflusso in città, di giorno e di sera. Molti erano turisti stranieri, in sosta o di passaggio, ma l’immagine è stata quella di una Treviso viva e piena.

«I numeri sono stati buoni, migliori del ponte di Pasqua – sottolinea Gianni Garatti, titolare dell’Hotel Fogher e presidente del Consorzio di promozione turistica -. Sono vari i fronti interessanti in città, tra gli eventi culturali, il cicloturismo e la ricchezza del centro storico. Siamo il giardino di Venezia».

A proposito di cultura, è stato un periodo interessante per le sedi espositive: fra il 25 aprile e il primo maggio i visitatori della mostra su Rodin a Santa Caterina (curata da Linea d’ombra) sono stati 5.600, portando a 38 mila il totale dei biglietti. Le nuove carceri dietro al Duomo, restauro di Luciano Benetton con la sua mostra Imago Mundi, continuano a riscuotere un buon successo: quattromila visitatori nella prima settimana, una media di duemila a settimana e 1.300 il primo maggio.

Il presidente di Federalberghi Treviso, Giovanni Cher, vede con ottimismo la stagione che inizia: «I numeri di questo ponte sono stati positivi, credo che il territorio stia sviluppando una forte identità, sempre più spesso i giornali stranieri indicano Treviso come una valida alternativa a Venezia. L’ultimo è stato il Financial Times ma ne ricordiamo altri con lo stesso messaggio».

E adesso che Venezia è diventata la città dei tornelli per regolare flussi turistici troppo elevati, Treviso può trarne profitto. «Potrebbe succedere in futuro, oggi è ancora presto per un ragionamento di questo tipo – continua Cher -. I tornelli sono un segnale positivo per il turismo in generale, per regolamentare situazioni altrimenti incontrollate. Penso però che la Marca abbia tante bellezze ed eccellenze da offrire, cominciamo da qui e dal nostro aeroporto che segna numeri in continua crescita. Siamo pronti ad accogliere i visitatori e farli sentire a casa».