Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Imoco, la Champions nel mirino: le Pantere cercano la finale bis
CONEGLIANO Le Pantere sono tornate in palestra dopo le emozioni e i festeggiamenti per il secondo scudetto della storia gialloblù. La stagione infatti non è finita, perché nel weekend arriva l’appuntamento che potrebbe rendere storica l’annata di Asia Wolosz e compagne: sabato e domenica l’Imoco sarà a Bucarest per le Final Four di Champions League per la seconda volta consecutiva.
L’anno scorso il trofeo continentale più ambito se lo prese il Vakifbank Istanbul di Kimberly Hill, oggi in gialloblù: e saranno di nuovo le turche della ex Kelsey Robinson l’avversario della semifinale in programma sabato pomeriggio. Una partita che di fatto è la vera finale, considerando che dall’altra parte la sfida fra il Volei Alba Blaj e il Galatasaray è un po’ una sorpresa per tutti: non solo per l’eccezionale stagione delle romene ma anche per il colpaccio delle turche che hanno eliminato Novara. Non mancano però ancora i problemi per Conegliano, che ovviamente si presenterà con le sole Melandri e Danesi a disposizione come centrali: il piede di Asia Wolosz, colpito da una transenna durante i festeggiamenti scudetto va meglio e la regista polacca, premiata come mvp delle finali, sarà regolarmente in campo, anche se dovrà stringere un po’ i denti. Ma per una finale di Champions League si superano anche queste piccole difficoltà e c’è da credere che la palleggiatrice dell’Imoco vorrà provare ad alzare un altro trofeo.
Conegliano sarà seguita da un buon gruppo di tifosi in Romania con la speranza di vivere un altro sogno dopo quello della notte di sabato al Palaverde: battere le campionesse di Turchia (si sono imposte in finale 3-2 sull’Eczacibasi) e volare in finale per la seconda volta consecutiva in due anni. «Andiamo lì per giocarci le nostre carte — dice Moki De Gennaro — daremo il 100% e non so se basterà perché il Vakifbank è davvero uno squadrone, ma se giochiamo con l’entusiasmo che abbiamo dimostrato in questi playoff possiamo davvero provare a metterle in difficoltà».