Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gentilini e le nozze con Maria le congratulazioni al mercato Manildo: «Vorrei sposarli io»
TREVISO Se il volto storico di Treviso, il sindaco-sceriffo del ventennio leghista, si sposa a 89 anni, è una festa anche per la città. Al mercato di San Liberale la notizia delle nozze di Giancarlo Gentilini è stata accolta da abbracci e strette di mano. «Congratulazioni sindaco», lo salutavano le signore, e lui sorridente a dribllare le domande perché, come spesso succede ai personaggi pubblici, la sfera affettiva rimane un dolce angolo privato. «Sono un uomo che non riesce a vivere da solo», ripeteva solamente. Lui era lì per la campagna elettorale, a dire il vero, ma la notizia del giorno era un’altra e campeggiava sulla locandina fuori dal bar: Gentilini sta per sposarsi. La cerimonia dovrebbe tenersi entro la fine del mese, prima della sfida a colpi di voti contro Giovanni Manildo, il sindaco uscente alla guida di una coalizione civica e di centrosinistra. Lo sceriffo sarà capolista della lista Zaia-Gentilini, a sostegno del candidato salviniano Mario Conte. Ma cosa sono le schermaglie politiche davanti a un evento così felice? «Quando ho saputo del matrimonio ho provato un moto di affetto — commenta Manildo — gli auguro tutto il bene possibile. Continua ad essere giovane e a mettersi in gioco. E magari gli chiederò di celebrare il matrimonio, sarebbe bellissimo». Al bando i partitismi: dopotutto, Genty e Manildo hanno sfilato insieme all’adunata degli alpini e il sindaco Pd non nasconde una certa simpatia per il suo predecessore, che fu amico del padre in gioventù. Lo sceriffo sposerà Maria Assunta Pace, 72 anni, una donna che conosce da molto tempo ma con la quale l’amicizia è diventata forte e importante dopo la morte della moglie Teresina, lo scorso autunno. Maria, anche lei con un matrimonio alle spalle, vive lungo viale Montegrappa, le due case distano poche centinaia di metri. È una donna riservata e schiva, che si è trovata improvvisamente catapultata nella notorietà di Gentilini. Ieri i promessi sposi si sono negati preferendo un basso profilo, così lontano dai modi di Genty ma evidentemente così vicino a quelli di Maria. Lo sceriffo ha perfino «disertato» il solito appuntamento ai «Do Mori», la trattoria davanti al municipio che è diventata quasi un ufficio per lui. L’ex assessore Vittorio Zanini è arrivato con un mazzo di fiori per la signora e i migliori auguri: li ha dovuti lasciare all’oste Renato, «Genty li prenderà quando ripasserà». L’amicizia fra l’ex sindaco e Maria non è passata inosservata. Talvolta si vedeva lui passeggiare lungo la strada in cui si trova l’appartamento di lei, un giorno anche con le borse della spesa, da uomo d’altri tempi, per alleggerirla di una commissione da sbrigare. Eppure chi gli è accanto in questo periodo assicura di non aver saputo alcunché di questo matrimonio: «Ne avevamo parlato, ma non credevo che l’avrebbe fatto». Gentilini sa sempre come stupire.