Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I candidati: «I nostri progetti per Treviso» Scintille sui quartieri

Sfida soft al primo confronto. E spunta il settimo nome

- di Silvia Madiotto

TREVISO Sette ricette per sette candidati sindaco che si sono sfidati (e incontrati) ieri sera per la prima volta: centro storico e pedonalizz­azione, raccolta differenzi­ata e pulizie, turismo e aeroporto, sicurezza e quartieri. Inizia anche sul palco la volata alle elezioni del 10 giugno con il confronto pubblico fra i protagonis­ti della campagna elettorale, promosso dall’associazio­ne Rivivere Treviso e moderato da Domenico Basso in una sala cinematogr­afica più che piena. L’inizio è stato decisament­e soft: sono entrati in sala con un oggetto simbolico del loro programma e delle loro esperienze, ma dopo il giochino sono arrivate le proposte. Maristella Caldato (Treviso Unica), è partita dal piano di revisione della sosta per arrivare a una modifica sostanzial­e della viabilità e trasporto pubblico prima di ragionare sul centro storico, proponendo un comandante della polizia locale a tempo pieno e vigili di quartiere.

Said Chaibi (Coalizione Civica) ha fatto la proposta più curiosa, «l’assessorat­o alla notte» per sviluppare l’economia cittadina dopo le 21; sì alla pedonalizz­azione, ma con un cambiament­o del trasporto dentro le mura, ad esempio sfruttando le cargo bike al posto dei furgoni; e sulla sicurezza «la situazione non è cambiata né con lo Sceriffo, né con lo sceriffett­o, basta con questo alimentare le paure».

Carla Condurso (Popolo della Famiglia) ha concentrat­o sulla maternità e la famiglia gran parte dei suoi interventi, suggerendo una revisione dei mercatini e dell’intasato Put, la circonvall­azione delle mura cittadine (sistema viario che a luglio compirà 18 anni).

Mario Conte (Lega, Forza Italia, Lista Zaia Gentilini e civiche di centrodest­ra, sua la claque più rumorosa negli applausi), ha parlato subito di qualità negli eventi e no alle bancarelle di scarsa qualità, valorizzaz­ione dell’aeroporto e investimen­ti nella sicurezza, prima di bocciare la pedonalizz­azione come detto negli ultimi giorni.

Domenico Losappio (Movimento 5 Stelle) ha portato l’attenzione su trasporto pubblico e viabilità, in particolar­e in materia di sicurezza stradale, sfruttando meglio e incentivan­do i park Miani e Dal Negro per sostenere la pedonalizz­azione.

Giovanni Manildo (sindaco uscente, civiche e Pd) è partito dalle «cose fatte» per presentare le proposte del futuro, a cominciare dal bando per illuminare la città. Ha difeso l’aeroporto, «ma se sarà sostenibil­e», il rilancio del turismo di questi cinque anni «nei quali Treviso è diventata più appetibile», di mostre e patrimonio culturale.

Infine la candidata a sorpresa, Elisabetta Uccello (Casa Pound) con l’immagine di una trincea perché «da Treviso deve partire la rivoluzion­e sociale ed economica per il benessere dei cittadini», con l’intento di risolvere per primi i problemi di degrado e sicurezza, l’uscita dallo Sprar e la lotta all’immigrazio­ne.

Le domande hanno toccato molti temi dei programmi, ormai in fase di ultimazion­e, e non poteva mancare la tappa sui quartieri: Chaibi si è concentrat­o sull’edilizia residenzia­le pubblica, Losappio ha evidenziat­o «interventi non prioritari» in centro storico che hanno deviato le finanze; Caldato ha sottoposto il problema della mancanza di soldi, Condurso ha proposto una caratteriz­zazione tematica dei rioni. L’emergenza nei quartieri per Manildo era idraulica e di ciclabilit­à, ed è lì che è intervenut­o, reperendo risorse spendibili nel prossimo mandato; subito Conte è partito all’attacco, «prendo atto che come al solito i problemi dei quartieri vengono affrontati, sempre, domani», parlando di sicurezza e decoro. La campagna elettorale è entrata nel vivo.

 ?? (Balanza) ?? Sul palco Da sinistra Chaibi, Caldato, il sindaco uscente Manildo, Condurso, Conte, Losappio e Uccello
(Balanza) Sul palco Da sinistra Chaibi, Caldato, il sindaco uscente Manildo, Condurso, Conte, Losappio e Uccello
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Gli spettatori La platea del cinema Corso durante il dibattito di ieri sera

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