Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fondazione Vedova la nuova proposta con Renzo Piano
Era una sorta di «azione sonora» nella quale il dramma veniva inscenato dalla stessa trama musicale su cui era costruito il lavoro. Inizia da quel «Prometeo» di Luigi Nono, presentato nella chiesa di San Lorenzo a Venezia nel 1984 nell’ambito della Biennale Musica, il viaggio narrato in «Renzo Piano. Progetti d’acqua», a cura di Fabrizio Gazzarri, la nuova proposta della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, che aprirà i battenti al pubblico dal 24 maggio al 25 novembre, allestita nei suggestivi spazi del Magazzino del Sale (Zattere 266) a Venezia. Quella della fondazione veneziana presieduta da Alfredo Bianchini non vuole porsi come una mostra bensì come una spettacolare «messa in scena» di sedici progetti di Renzo Piano, da lui stesso selezionati, a raccontare altrettante architetture accomunate dal rapporto con l’elemento acqua. Per il citato «Prometeo», un giovanissimo Piano realizzò quella struttura scenica costituita da un’arca rimasta famosa, mentre Emilio Vedova collaborò per i rapporti luce spazio. Un itinerario che partirà, dunque, da Venezia per continuare in altri luoghi, come Atene, Oslo, Londra, Genova, Parigi, New York e concludersi di nuovo nella città lagunare alla Fondazione Vedova. Sarà un excursus «avvolgente», in cui lo spettatore avrà la possibilità di immergersi in un ambiente visivo e sonoro, di cui ancora i particolari non sono stati svelati, progettato e realizzato da Studio Azzurro, il team da sempre impegnato in attività di ricerca artistica imperniata sulla sperimentazione performativa, creatori di percorsi espositivi che diventano per il visitatore esperienze in cui poter partecipare in prima persona. La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova con questa rassegna festeggia il decennale dei lavori al Magazzino del Sale, realizzati col generoso e prezioso progetto di Renzo Piano nel 2008, poco tempo dopo la scomparsa dell’amico Emilio. In questo spazio magico reinterpretato da Piano, stavolta la sua macchina robotica non movimenterà i grandi teleri di Vedova. Ma quello che veramente vedremo è ancora top secret.