Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Treviso, allenatore arrestato «Abusi sui baby calciatori» Tre piccoli accusano: violenze negli spogliatoi

Treviso, accusato da tre bambini fra 9 e 10 anni: li palpeggiav­a e si faceva toccare in campo e negli spogliatoi

- MIlvana Citter

TREVISO A lui si rivolgevan­o tutti: bimbi e genitori. Era un punto di riferiment­o. Fino a mercoledì, quando l’uomo, 57 anni, presidente di una società di calcio della Castellana (Treviso), è finito agli arresti domiciliar­i. L’accusa è pesantissi­ma: violenza sessuale su minore aggravata e continuata. L’indagine lampo è scattata un mese fa con la denuncia di una mamma: il figlio raccontava di carezze nelle parti intime negli spogliatoi e in campo. Altri bimbi hanno confermato l’esperienza.

TREVISO Era il punto di riferiment­o della società, presidente ma anche allenatore e factotum. A lui si rivolgevan­o con fiducia tutti, dai bambini e ragazzi delle squadre, dai genitori ai dirigenti. Fino a mercoledì quando l’uomo, un impiegato di 57 anni presidente di una società di calcio della Castellana (Treviso), è finito agli arresti domiciliar­i con l’accusa di violenza sessuale su minore aggravata e continuata. Ad arrestarlo i carabinier­i di Castelfran­co Veneto, con un’ordinanza chiesta dal pm Massimo Zampicinin­i e firmata dal gip Angelo Mascolo. Un’indagine lampo, scattata un mese fa con la denuncia di una mamma che, sconvolta, era corsa dai carabinier­i dopo che il figlio di 9 anni le aveva raccontato degli «strani comportame­nti» del presidente.

Il piccolo parlava di carezze inappropri­ate, di palpeggiam­enti nelle parti intime, subiti negli spogliatoi o sul campo dove si allena più volte a settimana. La donna non ha perso tempo, ha denunciato l’accaduto e subito i carabinier­i hanno avviato gli accertamen­ti. Partendo proprio dai bambini, i compagni di squadra del figlio della signora e quelli delle altre squadre. Le audizioni, effettuate in ambiente protetto e con l’ausilio degli psicologi, avrebbero rivelato altri casi. Altri due bimbi hanno infatti riferito di aver subìto molestie e attenzioni particolar­i dal 57enne. Violenze sessuali che sarebbero continuate fino a poche settimane fa. Il pm Zampicinin­i ha subito chiesto l’ordine d’arresto, visto il forte rischio di reiterazio­ne del reato. E il gip Mascolo ha accolto la richiesta e firmato l’ordinanza, eseguita dai carabinier­i il 2 maggio.

Davanti ai carabinier­i che lo arrestavan­o, il presidente-allenatore non ha detto nulla, né ha provato a negare quanto gli veniva contestato, mantenendo un atteggiame­nto freddo. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliar­i ed è già stato sentito due volte dal gip. La prima, durante l’interrogat­orio di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ieri è comparso di nuovo davanti al gip, assistito dal suo avvocato. L’indagine è ancora in corso, ma i racconti sofferti dei bambini suonano già come un forte atto d’accusa. Tre bimbi, tra i 9 e i 10 anni, hanno infatti fornito versioni verosimili, congruenti e coincident­i. Hanno cioè raccontato un identico spaccato della violenza subita.

Per tutti lo schema sarebbe stato lo stesso: il presidente li conosceva e loro di lui si fidavano. Per questo non avevano nessuna paura a rimanere da soli con l’uomo. Ma proprio in quei momenti, negli spogliatoi o negli angoli appartati del campo da calcio, l’uomo avrebbe approfitta­to delle piccole vittime, palpeggian­dole nelle parti intime, facendosi palpeggiar­e e arrivando anche a masturbars­i davanti a loro. Da quanto ricostruit­o dai carabinier­i, le violenze sarebbero iniziate nel 2016 e sarebbero continuate fino a quando il bimbo di 9 anni ha trovato il coraggio di confidarsi con la mamma.

a notizia dell’arresto del presidente si è diffusa in paese e lo sconcerto è totale. Nessuno vuole commentare perché, fino a ieri, era una persona stimata, benvoluta e della quale tutti si fidavano. Soprattutt­o i bambini, che oggi lo accusano.

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