Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Vaccini, chiusa l’indagine su Petrillo Il legale: spostate il processo a Trento
Bimbi non immunizzati, il difensore attacca: «Troppo clamore, tribunale incompatibile»
TREVISO La procura di Udine chiude l’indagine e per Emanuela Petrillo si profila il processo. Ma il suo avvocato, Paolo Salandin, attacca: «Il tribunale è incompatibile, troppo clamore e troppe tensioni: il processo va spostato». Una mossa di fe nsi va per l ’a s s i - stente sanitaria, accusata di non aver vaccino oltre 7 mila persone tra Veneto e Friuli, che si consuma proprio nei giorni nei quali il sostituto procuratore Claudia Danelon ha chiuso l’indagine che vede Petrillo indagata per peculato, omissione di atti d’ufficio e falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale. Dopo i risultati dell’incidente probatorio sui prelievi effettuati su 159 bambini vaccinati da Petrillo nelle sedi friulane di San Daniele del Friuli, Codroipo e Udine e in quelle di Quinto, Spresiano, San Biagio di Callalta e Treviso, la procura ha esaurito la fase istruttoria. Petrillo è accusata di peculato perché, secondo l’accusa, «avendo in ragione del proprio ufficio o servizio il possesso di farmaci vaccinali li distraeva dalle loro finalità, e dopo aver simulato l’iniezione gettava nei contenitori dei rifiuti speciali le siringhe contenenti il siero non
iniettato».
La 32enne deve rispondere anche di omissione atti d’ufficio perché «in qualità di addetto al servizio vaccinazioni e dunque quale pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, indebitamente ometteva o rifiutava il compimento di atti che, per ragioni di giustizia, sicurezza, igiene pubblica e sanità dovevano essere compiuti senza ritar-
do». Le viene contestata anche la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale perché lei stessa, presso la Asl 3 di Codroipo, inserendoli «con il proprio codice operatore» nel sistema informatico o inducendo in errore le colleghe all’Usl 2 di Treviso, formava «atti pubblici falsi, attestando falsamente di aver effettuato regolarmente le vaccinazioni». Tra i casi citati, anche quelli dei 159 bambini, vaccinati da Petri l l o, il c ui sangue è stato oggetto di incidente probatorio e analisi che hanno accertato una percentuale di negatività agli anticorpi dell’85,50 per cento, del 90 per cento se si considerano solo i bambini trevigiani. Esami che diventeranno ora una fonte di prova a carico della 32enne. Ma il suo avvocato è pronto a dare battaglia per far spostare il processo a Trento. «Su questa vicenda c’è stato troppo clamore – spiega l’avvocato Salandin -, e le tensioni non consentono, a nostro avviso, lo svolgimento di un processo sereno a Udine. Per questo stiamo per depositare istanza al giudice per dichiarare l’incompatibilità territoriale di questo tribunale».
Dall’Usl 2, intanto, esulta l’avvocato Fabio Crea: «Siamo soddisfatti che la chiusura indagini riporti gli stessi reati da noi contestati nella denuncia - commenta Crea, che assiste l’azienda sanitaria provinci al e di Treviso -. Eravamo consapevoli del fatto che att r a ve r s o gli a c c e r t a men t i espletati dall’azienda i risultati non potevano portare che a questo risultato».
Salandin Le tensioni, a nostro avviso, non consentono il giudizio a Udine
Crea Le indagini confermano i contenuti della denuncia della Usl 2