Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Incendi, il record della montagna La Regione lancia il piano d’emergenza
BELLUNO Regione e Università unite per aggiornare il piano regionale antincendi boschivi, che è stato approvato ieri. Un documento che riguarda da vicino la provincia di Belluno, prima in Ve n e t o per l’estensione dell’area colpita dalle fiamme nei boschi. «Il nuovo piano è un documento altamente scientifico – spiega l’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile Giampaolo Bottacin – In collaborazione con le Università di Padova e di Sassari sono stati utilizzati metodi innovativi basati sulla simulazione del comportamento del fuoco che permettono un elevato livello di precisione e di dettaglio nella definizione delle aree sensibili e nell’individuazione delle componenti del rischio. Siamo i primi in Europa ad usare questo tipo di approccio».
Le parti fondamentali del piano riguardano la previsione, la prevenzione e l’estinzio- ne. Nello specifico sono stati analizzati il fenomeno degli incendi boschivi (dati territor i al i , cl i matici, s t at i s t i che, cartografie, stima dei danni), le attività di prevenzione e di ripristino ambientale (cam-
Acqua sul fuoco
In Veneto ci sono due elicotteri per le emergenze p a g na di i nfo r mazi o ne ed educazione ambientale, modellistica di s i mul a z i o n e , aspetti normativi e sanzionatori, vigilanza), e le attività di spegnimento (segnalazione di allarme, organizzazione degli interventi operativi in emergenza, catena di comando, interventi con mezzi aerei, rete radio e telecomunicazioni). «Nonostante in Veneto operino solo un centinaio di funzionari e meno di seicento operai – chiarisce Bottacin – possiamo dire di essere una regione all’avanguardia in fatto di prevenzione e intervento negli incendi boschivi con un controllo del territorio permanente. Tutto ciò grazie anche al prezioso contributo di oltre novecento volontari a cui va il mio ringraziamento per la preziosa collaborazione e a due elicotteri che il Veneto ha sempre a disposizione per le emergenze. Siamo un’eccellenza».
Alcuni argomenti trattati nel Piano sono una novità. È il caso del potenziale pirologico applicato alle tipologie forestali nello studio degli incendi boschivi in modo da facilitare l’analisi per gli interventi di prevenzione e di ricostituzione delle aree colpite dal fuoco. Il potenziale pirologico può essere definito come una valutazione potenziale della probabilità del verificarsi di un incendio. Un altro contributo originale è l’assunzione di metodologie di addestramento e impiego che enfatizzano l’importanza di ruoli e valori che tutti i soggetti devono condividere, in modo da gi ungere a un’omogeneità operativa delle forze attualmente separate da aspetti istituzionali e organizzativi. La provincia di Belluno è al quarto posto per numero di incendi ma al primo per estensione dell’area coinvolta dagli stessi. Negli anni in cui si è raggiunto l’apice della superficie interessata da incendi a livello regionale (1983, 1990 e 1993) Belluno non solo è salita al primo posto ma ha contribuito per oltre la metà.