Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Da Corona a Strukul Torino, i veneti al Salone del Libro
I veneti a Torino fino a domenica. Oggi Ambrosini parla del mestiere del libraio. Corona e Righetto a confronto sulla montagna. Strukul: Casanova e «consigli d’autore»
Evissero tutti (quasi) felici e contenti. Forse ci siamo, è questo il momento giusto per dichiarare che i due anni e passa di travagli sono alle spalle, per il Salone del Libro. A Torino si apre la trentunesima edizione della fiera dell’editoria italiana (13.482 metri quadri rispetto ai 10.557 del 2017, un nuovo padiglione per trenta editori che prima non c’erano), e gli autori e i protagonisti della cultura veneta e del Nordest si ritrovano in grandi numeri, tra oggi e domenica, all’ombra della Mole. Molte delle nubi nere che si erano addensate nel 2016, quando era stata annunciata la nascita di un nuovo salone milanese, hanno lasciato l’orizzonte.
La fiera di Milano, Tempo di Libri, sconfitta nei numeri nel 2017, quest’anno si è spostata seccamente di date. Al Lingotto tornano i grandi gruppi, in primis Mondadori con i marchi Einaudi, Piemme, Rizzoli, che l’anno scorso avevano preferito Milano. La motivazione addotta un anno fa dagli uffici stampa delle case editrici, «non possiamo mica spendere per l’allestimento di due maxi-stand per due fiere, bisogna fare delle scelte», evidentemente non era così imprescindibile. Ma d’altra parte, come ha scritto Gian Arturo Ferrari, l’editoria è un mestiere furtivo, fatto di rivalità incrociate e sorrisi di cortesia. «Ma tu ci vai, al Salone?». Eccoli, i veneti a Torino. Dopo l’incontro con il premio Campiello Andrea Molesini, che ai ragazzi ha raccontato Così belle da innamorare le stelle, piccolo manuale di scrittura delle poesie, e quello con il sociologo Daniele Marini e il suo nuovo libro Fuori classe, oggi, al Salone, va in scena una conversazione sul mestiere del libraio, in cui Paolo Ambrosini, titolare della libreria Bonturi di San Bonifacio (Verona) e presidente dell’Ali, l’Associazione librai italiani, si confronta con Cristina Giussani e Grazia Gotti. Si affaccia la disegnatrice triestina Nicoletta Costa, con il mondo di Giulio Coniglio, e il programmatore veneziano Andrea Ferraresso, che sempre ai bambini e ai ragazzi racconta coding e robotica; mentre nel pomeriggio sono mattatori Mauro Corona e Matteo Righetto, ovviamente nel segno della narrativa sulla montagna e sulla frontiera, tema della saga dei De Boer, la famiglia dell’alta Val Brenta protagonista degli ultimi libri di quest’ultimo. Sempre oggi pomeriggio il Salone farà Tre passi nel buio, titolo dell’ultimo libro-laboratorio di Massimo Carlotto, con Luca D’Andrea e Maurizio De Giovanni, edito da Minimum Fax, in cui i tre giallisti aprono ai lettori la propria scrivania, tra tecnica del romanzo giallo, arte narrativa e trucchi del mestiere. Un altro protagonista della narrativa del Nordest di questi anni come Matteo Strukul è a Torino in diverse occasioni: oggi darà al pubblico «consigli d’autore per aspiranti scrittori», mentre domenica presenterà il suo libro su Casanova, edito da Mondadori.
Tra gli appuntamenti da non perdere di questo Salone si segnalano, poi, la maratona di lettura dedicata a Mario Rigoni Stern, che domani porterà scrittori e studiosi insieme, in un ricordo del grande autore de Il sergente nella neve a dieci anni dalla scomparsa (tra gli altri, Sergio Frigo, che guida il premio a lui dedicato, e Giuseppe Mendicino, tra i maggiori esperti di Stern), e gli incontri con Gian Mario Villalta, tra gli organizzatori di Pordenonelegge e autore del nuovo Bestia da latte
(Sem), con il fumettista pordenonese Davide Toffolo,
con il fisico dell’Università di Padova Piero Martin, che racconterà Trash (Codice), saggio divulgativo sui rifiuti tra storia e presente. Si chiude in musica, domenica, intorno al libro del jazzista Danilo Rea,
con Marco Videtta. Mentre l’editore veneziano Marsilio
schiera, nell’ordine, lo storico Giovanni Orsina, la voce di Radio3 Pietro Del Soldà, il romanzo d’esordio di Carlo Carabba, editor Mondadori, e oggi, alle 18.30, la giallista svedese Viveca Sten, con Marco Malvaldi.