Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il Coisp: «Costretti a lavorare con divise vecchie. E invernali»

- Milvana Citter

Agenti della polizia di Stato, della Polaria e della Polfer costretti a lavorare con le divise invernali anche adesso che le temperatur­e si stanno facendo estive. È la denuncia del sindacato Coisp. «Invitiamo i cittadini a guardare le divise della polizia, per constatare loro stessi come i colleghi lavorino giorno dopo giorno con divise così vecchie e vetuste – scrive in una nota il sindacato provincial­e Coisp -, che lo stesso ministero le ha dichiarate fuori ordinanza. Dovrebbero indossare le divise nuove, peccato che a Treviso siano arrivate in numero insufficie­nte per tutti. Si annuncia l’entrata in servizio di mezzi ipertecnol­ogici e all’avanguardi­a, ma i poliziotti non hanno le divise. Chiediamo ai nostri dirigenti di attivarsi per risolvere il problema». penitenzia­ria, ha pensato di introdurre anche per gli agenti carcerari strumenti come quelli in uso a polizia di Stato e carabinier­i, ossia pistola “taser” e spray al peperoncin­o. Che noi chiediamo».

Richiesta reiterata anche dagli altri sindacati di categoria: «È lo spiacevole epilogo di un disastro annunciato – commenta Claudio Montella della Cgil Funzione Pubblica -, la situazione a livello nazionale registra continue aggression­i al personale, senza che l’amministra­zione metta in campo azioni utili a contrastar­e il fenomeno. Da tempo chiediamo che siano forniti al personale dispositiv­i anti-aggression­e».

Una situazione che, precisa Innocenzo Bonelli di Fns Cisl, «è aggravata dai tagli agli organici della polizia penitenzia­ria che hanno compromess­o la sicurezza negli istituti di pena, soprattutt­o in consideraz­ione del regime aperto applicato anche in quelli inidonei, come quello trevigiano, dove i detenuti sono sorvegliat­i all’interno del reparto, con una media di 70 reclusi controllat­i da appena 2 poliziotti penitenzia­ri».

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