Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Lite tra vicini di casa per la grigliata: assolto l’architetto Roda

- Davide Piol

BELLUNO «Il fumo viene su e l’acqua viene giù». Pronuncian­do queste parole a un suo vicino di casa che stava facendo una grigliata in giardino Giorgio Roda non pensava, forse, che sarebbe iniziato un processo a suo carico per getto pericoloso di cose, violenza privata e ingiuria. L’uomo, 59 anni di Belluno, è un noto architetto e professore d’arte al liceo scientific­o. Il pm aveva chiesto una condanna a due mesi di reclusione, ma il giudice l’ha assolto. L’episodio la sera del 13 giugno 2015. I vicini al piano terra escono in giardino e accendono il barbecue. L’odore e il fumo, anche se la parte offesa ha negato che si fosse sviluppato del fumo, entrano dalla finestra di Roda al secondo piano. Arriva una prima secchiata d’acqua. Poi una seconda. Dopo 10 minuti Roda scende in giardino, partono insulti reciproci e intima al vicino di entrare in casa impedendog­li però di farlo. Questo secondo l’Accusa. I testi della Difesa, tra cui la compagna dell’uomo e un primario dell’ospedale di Belluno che era andato a trovarlo, hanno raccontato una versione diversa in cui sarebbero stati i vicini a insultare e aggredire Roda.

Condannato invece a sei mesi di reclusione e a un risarcimen­to di 500 euro Matteo Brunotti. Il 32enne di Pieve di Cadore aveva truffato la sua ex sottoscriv­endo un contratto telefonico a nome della donna a cui arrivavano tutte le fatture. Il Pm aveva chiesto un anno. Rinviato per discussion­e il processo a carico di un 33enne feltrino che avrebbe minacciato la sua ex e violato gli obblighi di assistenza familiare. Secondo l’Accusa dall’ottobre 2016 al maggio 2017 l’avrebbe pedinata, minacciata di morte e non le avrebbe pagato gli alimenti per i due bambini nati durante la relazione.

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