Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«La città è trascurata e ne cambieremo il volto a partire dalle periferie»
Determinato
Mario Conte, da consigliere comunale di opposizione, che Treviso ha visto in questi cinque anni?
TREVISO
«È stata un’amministrazione molto ideologica e poco pratica. Ha lasciato molte esigenze e richieste irrisolte. Noi vogliamo invertire il trend, per dare delle risposte vere e concrete. In questa fase di ascolto uno dei problemi emersi è un generale senso di abbandono delle periferie, di mancanza di opere, servizi e sicurezza. La cosa più importante per i cittadini è sentirsi sicuri a casa propria».
Una cosa da fare subito?
«Reintrodurre la figura del vigile di quartiere, che svolga un servizio sociale oltre che di polizia».
Quella di centrodestra è, a differenza di quella del centrosinistra, una coalizione molto politica, con Lega e Forza Italia. Come mai questa scelta?
«Capisco Manildo e il bisogno di mettersi la maschera da civico, noi invece non ci vergogniamo di essere noi stessi, io sono un militante della Lega, orgoglioso di essere espressione del mio partito e della mia coalizione, civica e politica. Sono fiero di questo gruppo compatto, la prima promessa che abbiamo mantenuto è stata di presentarci con un candidato unico».
Candidato unico ma con altri due nomi di punta, Luca Zaia e Giancarlo Gentilini. Non rischiano di togliere visibilità al candidato sindaco?
«No, sono i nostri garanti di buon governo, l’amministratore dei vent’anni prima di Manildo e il governatore più amato d’Italia. Entrambi hanno dato grandi soddisfazioni al Veneto e a Treviso».
Tre temi per questa campagna elettorale?
«Sociale, quartieri e cultura. Il sociale unisce centro storico e periferie, è il bisogno di tutti di sentirsi al centro di un progetto, a partire dal lavoro e dalla casa, penso anche a persone che stanno bene ma pensano al futuro dei propri figli. I quartieri trascurati da tempo necessitano di interventi, per non essere solo dormitori ma vivi, con servizi che funzionano. E la cultura sarà il traino di Treviso, ma a delle condizioni: ben programmata e a lungo termine, una proposta di alta qualità, europea e potenzialità di sviluppo economico, valorizzando le eccellenze trevigiane».