Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Videosorve­glianza inefficace» Comune, duello sulla sicurezza

L’opposizion­e: manca personale. Il sindaco: ora visione delle immagini h24

- Davide Piol

BELLUNO «Va bene installare più telecamere a Belluno, ma chi le controller­à?». Il quesito di alcuni consiglier­i comunali di minoranza — Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno), Francesco Pingitore (Patto Belluno Dolomiti), Franco Roccon (Civiltà bellunese) — nasce dopo le recenti dichiarazi­oni dell’inquilino di Palazzo Rosso, Jacopo Massaro, secondo il quale le telecamere di videosorve­glianza passeranno da 71 a 80.

«È il solito intervento spot — commenta Addamiano — A inizio febbraio scorso avevamo fatto un sopralluog­o nella sede dei vigili urbani riscontran­do alcuni problemi: mancanza di personale e materiale nuovo ancora imballato. Il 9 marzo avevamo inviato delle proposte al sindaco. Dopo due mesi nessuna risposta. Non era meglio analizzare le proposte e affrontare la questione con noi? Il sindaco afferma spesso di voler coinvolger­e tutti i consiglier­i e poi fa l’opposto. È svilente e umiliante».

A calmare le acque interviene proprio Massaro. «Forse non hanno capito come funziona il sistema — spiega — Le telecamere vengono visionate in diretta h24 dal personale della Centrale operativa del 113, del 112 e, grazie alle nuove modifiche che introducia­mo, anche dalla Polstrada. Tre centrali operative che guardano in diretta tutti gli schermi del capoluogo. Non mi sembra poco. È una falsa polemica. Il personale c’è e le telecamere in più servono. Le rapine di due anni fa e buona parte dei furti in appartamen­to sono stati risolti proprio grazie a queste apparecchi­ature.

Se i delinquent­i vengono presi è evidente che funzionano».

Non ricevendo risposta i consiglier­i di minoranza si erano rivolti a Walter Cibien, presidente della Prima commission­e consiliare, che convocherà una seduta martedì prossimo, ma su altri temi. «Bene se hanno richiesto la convocazio­ne della commission­e — continua Massaro — Quando ci sarà riceverann­o le informazio­ni che vogliono. A me hanno inviato una lettera dicendosi disponibil­i a dare consigli. Se ne avremo bisogno glieli chiederemo. Altrimenti potevano presentare un’interrogaz­ione in Consiglio o prendere appuntamen­to».

Un’altra questione riguarda le nuove norme anti-terrorismo e la proposta di posizionam­ento di piloncini a scomparsa nelle zone che ospitano eventi. Secondo la minoranza si tratterebb­e di altri interventi-spot privi di fondamento.

«Anche in questo caso non siamo stati interpella­ti — continua Addamiano – Ne ha accennato alla stampa, ma noi non ne abbiamo conoscenza. Di fatto non si sta facendo nulla. In caso contrario sarebbe comunque in ritardo con le normative. Bergamo e altre città hanno posizionat­o i blocchi già a Natale. Sono curioso di vedere i progetti sui cui sta lavorando e che secondo me non esistono. Si predica bene e si razzola male».

Replica Massaro: «Se loro ritengono che non si debbano più svolgere manifestaz­ioni perché siamo in ritardo con le normative si accomodino. Per me non possiamo negarlo alle associazio­ni. Dobbiamo invece lavorare per garantire la sicurezza, seppure con misuretamp­one, come abbiamo fatto finora con enormi sforzi».

Ostacoli contro i terroristi Per le minoranze una misuraspot Massaro: servono, li useremo

 ??  ?? Lo scontro Raffaele Addamiano attacca il primo cittadino Jacopo Massaro sulle telecamere di controllo. L’opposizion­e lamenta di non essere consultata
Lo scontro Raffaele Addamiano attacca il primo cittadino Jacopo Massaro sulle telecamere di controllo. L’opposizion­e lamenta di non essere consultata
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