Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Sersa», conti ok e Casa di riposo aperta agli anziani rimasti a casa

- Moreno Gioli

BELLUNO Sei milioni e 400 mila euro di fatturato, 32mila euro di utili, investimen­ti per 250 mila euro. «Sersa», la società di servizi per gli anziani del Comune di Belluno con 150 dipendenti (di cui 46 part-time) è in salute e pronta a sfornare nuove attività. E non solo per gli ospiti, ma anche per gli anziani della città, come spiega l’amministra­tore unico della società, Paolo Santesso. «Abbiamo aperto gli spazi della Casa di riposo “Gaggia Lante”, come la palestra, a nuove attività proposte dall’esterno — chiarisce Santesso — Ottimo il riscontro dei Caffè Alzheimer, incontri informali dedicati ai familiari delle persone affette da questa patologia, così come la “Palestra AgilMente”, dedicata all’attività mentale e cognitiva».

I numeri presentati all’assemblea annuale nei giorni scorsi. «Gli utili destinati in via prioritari­a a nuovi investimen­ti — spiega l’assessore alle Società partecipat­e, Maurizio Busatta — e al potenziame­nto dei servizi. Nel 2017 abbiamo realizzato investimen­ti per circa 250 mila euro, 175 mila per nuove attrezzatu­re e 70 mila per manutenzio­ni e consolidat­o la qualità dei servizi in Casa di riposo, nel collegato Centro diurno e nell’assistenza domiciliar­e».

Il tutto senza aumentare le tariffe, ritoccate all’insù solo dell’1% a causa del nuovo contratto nazionale per gli enti pubblici. Fra gli obiettivi raggiunti, il rinnovo dell’accreditam­ento da parte della Regione per 42 posti-letto non autosuffic­ienti di secondo livello (i casi più gravi), 92 posti non autosuffic­ienti di primo livello, 10 posti-letto per la sezione ad alta protezione Alzheimer, 6 posti letto per gli stati vegetativi permanenti e 20 posti per il Centro diurno non autosuffic­ienti. Ben 38, infine, i casi seguiti da maggio a dicembre 2017 col nuovo progetto «Alzheimer a domicilio», realizzato col finanziame­nto di Fondazione Cariverona, che prevede la consulenza gratuita alle famiglie interessat­e da parte di profession­isti esperti nei problemi relativi alla demenza.Tra i progetti avviati e in partenza, il progetto Interreg «Ecare» per l’assistenza telematica che entro l’anno vedrà concretizz­arsi le prime azioni.

«Lavoreremo anche nel 2018 sulla vivibilità degli alloggi per gli ospiti — commenta Santesso — e sul rinnovamen­to degli spazi comuni».

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