Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Favoritismi nelle supplenze: preside assolta
Una dirigente scolastica nel Feltrino era stata denunciata da una docente precaria
BELLUNO Era finita a processo per abuso d’ufficio, ma è stata assolta con formula piena. Secondo l’Accusa la dirigente scolastica di un Istituto comprensivo del Feltrino, dal 2009 al 2013, aveva favorito alcune persone piuttosto di altre nelle supplenze temporanee. A denunciare il fatto era stata proprio una delle escluse che si era vista passare davanti donne e uomini più bassi in graduatoria rispetto a lei.
La Difesa (avvocato Luciano Perco) è riuscita a dimostrare non solo che le assegnazioni dipendevano dalla segreteria e non dalla dirigente scolastica, ma anche la situazione di emergenza in cui si trovava spesso la struttura. Se un’insegnante si ammalava o si assentava le segretarie avevano poco tempo per trovare un sostituto. E lo cercavano in base alla disponibilità e alla vicinanza con la struttura.
Non si trattava di vere e proprie supplenze. I compiti richiesti erano di accogliere i bambini mezz’ora prima delle lezioni, contarli, badare alla loro tutela e ai pasti.
Altra vicenda ieri in Tribunale a Belluno. Ruba alla sua vicina, il giudice la condanna a otto mesi di reclusione pena sospesa. Angela Tedeschi, 54enne di Auronzo, era accusata di furto in abitazione. Alla donna che abitava nell’appartamento vicino al suo aveva rubato tre cucchiai, uno scarpone per le piante, un ombrello scozzese e un porcospino in terracotta. Non era la prima volta che veniva accusata di furto. Il pm aveva chiesto nove mesi di reclusione.
Si è invece concluso con un patteggiamento il processo a Vittorio Vich. L’uomo, 64enne di Farra d’Alpago, era accusato di lancio di oggetti pericolosi e danneggiamento. Per due stagioni del 2013 aveva lanciato bulloni con una fionda, prendendo di mira l’azienda «Tollot Giovanni Srl» che si trovava proprio vicino a casa sua. «Cadevano bulloni dal cielo come se fossero proiettili» aveva raccontato la titolare dell’azienda. Gli oggetti erano pericolosi per coloro che lavoravano e avevano anche rovinato alcuni macchinari. Vich era stato riconosciuto da un dipendente della ditta e denunciato. L’uomo dovrà pagare un’ammenda di 1.300 euro.
Infine condannato a quattro mesi di reclusione e 300 euro di multa pena sospesa Rupi Gabor, un 42enne romeno accusato di ricettazione di due cellulari contraffatti.
Sparava bulloni Patteggia l’uomo che aveva preso di mira un’azienda vicino casa sua