Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
In Strada Ovest la gigantografia contro l’aborto
La maxi pubblicità durante il presidio pro-194 della Cgil. Nella Marca 833 interventi nel 2017
TREVISO Mentre la Cgil volantinava al Ca’ Foncello per difendere la legge 194 sull’interruzione di gravidanza, il movimento Pro Vita piazzava una vela lungo la Strada Ovest contro l’aborto. Una campagna choc che ha già sollevato polemiche in tutta Italia (in particolare a Roma) e che è arrivata anche a Treviso. «Quel tipo di propaganda va fermato, veicola un messaggio di condanna della donna senza conoscerne la storia, passa un messaggio sbagliato, è inammissibile che possano circolare nella nostra città»: questa la reazione di Sara Pasqualin, delegata del sindacato alle pari opportunità. «Vele simili vengono tolte solo se qualcuno si lamenta – ribadisce -, quando dovrebbe essere impedita la loro circolazione».
Ieri ricorreva il quarantesimo anniversario dall’approvazione della legge e la Cgil ha deciso di promuovere il presidio in tutta la regione. Era anche fuori dall’ospedale di Treviso, con dati e informazioni. I medici obiettori negli ospedali dell’Usl 2 sono il 77,9%, 53 su 68: il 66% a Conegliano ma il 90% a Castelfranco.
«La legge 194 è ancora ostacolata – spiega Pasqualin -. I numeri ci dicono che il numero delle interruzioni volontai rie è diminuito negli anni, in Veneto da 6.504 che erano nel 2006 a 4.752 lo scorso anno. Nella Marca gli interventi sono stati 833 nel 2017 ed erano 971 nel 2015. Non sappiamo quale sia il motivo, ma nella nostra provincia si riscontrano sempre maggiori difficoltà per il pieno riconoscimento di questo diritto. Chiediamo a tutte le Usl l’apertura di tavoli di confronto su queste tematiche e il monitoraggio dell’applicazione della 104, per garantire la libertà delle donne». L’età in cui prevalentemente le trevigiane ricorrono all’interruzione di gravidanza è quella fra i 30 e i 34 anni e fra 25 e i 29, ma c’è un numero considerevole di ragazze anche fra i 15 e i 19, due ogni mille residenti.
Quella vela dei Pro-Vita ha scosso molti automobilisti di passaggio, con l’enorme disegno di un feto. «Siamo contrari alla limitazione della libertà di pensiero» sottolinea Carla Condurso, candidata del Popolo della Famiglia alle comunali di Treviso. «Non supportiamo azioni di associazioni specifiche – precisa, dissociandosi dalla campagna - ma a livello politico difendiamo la vita e diamo pieno sostegno alla donna e alla gravidanza. La maternità non è solo un tema etico ma incide sulla natalità, molto bassa, del nostro Paese, con le conseguenze sociali ed economiche che comporta. Noi siamo sempre a favore della vita».