Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Si era accampato al Foro Boario: i vigili lo cacciano

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TREVISO Clochard e senzatetto ce ne sono diversi, a Treviso, ma il romeno Marcel Radu ha scelto di accamparsi al Foro Boario, fra lo stadio Tenni e la caserma della polizia locale, accanto a uno dei parcheggi più utilizzati della città, ed è per questo che la sua presenza ha fatto rumore, sollevando anche le polemiche da campagna elettorale. Radu ha 50 anni ed è arrivato dalla Romania nel 2000. È lì da un mese; prima viveva in via Verga, è stato sfrattato quando ha perso il lavoro, per il Comune è irreperibi­le dal dicembre 2016. Ha vissuto di espedienti, piccoli lavoretti e donazioni della Comunità di Sant’Egidio, «trasferend­osi» recentemen­te in una zona coperta e appartata, ma molto frequentat­a.

Il consiglier­e comunale (e candidato di Forza Italia) Davide Acampora ha pubblicato un duro affondo sui social richiamand­osi al precedente dei profughi accampati all’Appiani e la polizia locale ha chiesto a Radu di sospendere il bivacco e liberare l’area. Era un operaio edile e carpentier­e, ha fatto anche un corso per diventare badante, «mi avevano promesso un lavoro ma non è mai successo». E adesso è senzatetto; con lui nei giorni scorsi c’era anche una ventiseien­ne trevigiana. «La polizia mi vedeva tutti i giorni ma non disturbavo nessuno – racconta -, lo so che per me non ci sono risposte immediate. Poi è arrivato il consiglier­e comunale e mi hanno detto che me ne devo andare, ma non so dove». Ieri pomeriggio è stato accompagna­to al comando della polizia locale, dove gli è stato intimato l’allontanam­ento: è conosciuto dai servizi sociali, ma ha rifiutato l’aiuto e l’ospitalità del dormitorio. (s.ma.)

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La baracca L’immigrato romeno viveva da un mese sotto la tettoia

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