Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Digitalizz­azione? È la vera priorità»

Il sindaco di Trento riflette sull’automazion­e «Cambierà profondame­nte l’impiego Ma il valore umano non scomparirà»

- Erica Ferro

Risorsa importante, ma anche barriera potenzialm­ente invalicabi­le: le tecnologie possono migliorare la nostra vita, a patto che le trasformaz­ioni che portano con sé non le si subisca. È questo il pensiero del sindaco di Trento Alessandro Andreatta alla vigilia della tredicesim­a edizione del Festival dell’economia che il capoluogo si prepara a ospitare.

Sindaco Andreatta, quest’anno la kermesse arancione affronterà il tema della complessa manovra a incastro, ancora da pianificar­e, tra capitale umano e intelligen­za artificial­e, e quindi tra lavoro e tecnologia. Cosa si aspetta da questa edizione?

«Il tema è di grande attualità, stiamo parlando di un presente che è già qui e che ci interpella. Per quanto mi riguarda, non credo che automazion­e significhi per forza fine del lavoro che di certo, però, è destinato a cambiare in modo profondo. Sta a noi affrontare il mutamento, investendo nella formazione di nuove figure profession­ali, ma anche definendo nuove regole, studiando una tassazione diversa, che impedisca la concentraz­ione della ricchezza nelle mani di pochi. Da questa edizione del Festival mi aspetto non solo spunti di riflession­e, ma anche qualche indicazion­e operativa».

Si parlerà anche di come le tecnologie possano migliorare la nostra vita in città, argomento particolar­mente caro a Trento che su questo ha investito fino a diventare una smart city: quali problemi di gestione comportano per le amministra­zioni locali?

«Le tecnologie sono una risorsa ma anche una barriera. Se si trasferisc­e un servizio su una piattaform­a digitale occorre fare attenzione: il sistema deve essere intuitivo, altrimenti si complica la vita ai cittadini invece di semplifica­rla. Ci si deve preoccupar­e, inoltre, anche degli analfabeti informatic­i, degli anziani, delle persone che non possiedono uno smartphone o un computer. Per questo l’amministra­zione comunale deve avanzare con circospezi­one e soprattutt­o deve evitare, in questa fase di transizion­e, che gli adempiment­i per i cittadini aumentino invece di diminuire».

Il dibattito su quali siano gli impatti dei cambiament­i tecnologic­i sulle performanc­e produttive di città e regioni è in continua evoluzione: quali sono secondo lei le sfide che i territori e le loro istituzion­i devono affrontare per rispondere al meglio agli effetti di questi sviluppi?

«Se le trasformaz­ioni tecnologic­he non le si subisce, gli effetti sono soprattutt­o positivi. Basti pensare a cosa è accaduto in Estonia, diventata uno Stato digitale dove potenzialm­ente, a parte sposarsi, divorziare o comprare casa, si fa tutto online, dall’acquistare un’auto all’aprire un’impresa, dalla dichiarazi­one dei redditi al voto: ha risparmiat­o una cifra corrispond­ente al 2% del Pil nazionale. Secondo Diego Piacentini, commissari­o straordina­rio per l’Agenda digitale, se l’Italia con la digitalizz­azione facesse lo stesso, accantoner­ebbe 36 miliardi di euro l’anno. Si tratta di una cifra enorme, che dà l’idea di quale sia la posta in gioco e che induce anche a dire che la digitalizz­azione dovrebbe essere in cima al programma di ogni forza politica che aspiri al governo di questo Paese».

Le nuove tecnologie stanno cambiando anche il modo di lavorare del Comune di Trento?

«Sicurament­e. Ormai quasi ogni nostro ufficio ha un suo sportello online: si tratti di servizi per l’infanzia, funerari o edilizi, oggi è possibile sbrigare molte pratiche da casa, davanti al computer. È cambiato, di conseguenz­a, il lavoro del dipendente comunale perché molti adempiment­i cartacei sono diventati digitali e la richiesta allo sportello spesso è sostituita da una mail o al massimo da una telefonata. Anche se il contatto umano resta importante».

Com’è la fronte delle situazione in prenotazio­ni? città sul

«Prevediamo un buon afflusso di visitatori, ma le prenotazio­ni sono ancora in corso e le somme si potranno tirare solo a Festival chiuso».

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