Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Marco Polo, nuova area: si punta a 11 milioni di passeggeri
VENEZIA Lo skyline di vele ricorda le Gaggiandre dell’Arsenale e all’interno il controsoffitto in tessuto darà la suggestione di trovarsi in un edificio nuovo ma dal forte legame con il passato. È il nuovo terminal per i passeggeri extra Schengen dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, per cui ieri è stata posata la prima pietra: un omaggio alle strutture realizzate dalla Serenissima nel ‘500 per il ricovero delle galere all’Arsenale. «Sarà la nuova Gaggiandra», ha detto l’architetto Giulio De Carli.
E’ un nuovo step dell’ampliamento dello scalo, partito nel 2016 con l’inaugurazione di darsena e moving walkaway e proseguito nel 2017 con la hall che accoglie i passeggeri. Alla presenza della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, ieri pomeriggio c’è stato l’avvio ufficiale dei cantieri, che porteranno 3.200 metri quadrati di nuovi servizi per chi viaggia fuori Europa. «Il Veneto, locomotiva del Paese e terra d’innovazione, ha scontato per troppi anni la mancanza di adeguate attenzioni da parte del pubblico — ha detto la presidente —. Invece il privato, come Save, ha mostrato di saper viaggiare ad alta velocità». La prima parte del terminal, pari all’80% del totale, sarà pronta nell’aprile 2019 ma l’intera struttura (estensione sala arrivi, ampliamento partenze, nuovo torrino con due finger collegato al terminal da un pontile fisso) sarà finita nel 2020, con un investimento di 28 milioni di euro. Che rientrano negli oltre 850 del master plan 2012-2021. «Il traffico extra Schengen rappresenta il 32% del totale — ha detto il presidente di Save, Enrico Marchi —. Siamo passati da 6,8 milioni di passeggeri nel 2008 a 10,4 nel dicembre 2017 e nei primi quattro mesi dell’anno siamo cresciuti del 7%».
L’obiettivo è chiudere il 2018 con almeno 11 milioni di passeggeri, poco meno di quanto previsto per il 2021 (11,6 milioni). «Prosegue l’applicazione del contratto di programma tra Enac e aeroporto, anche se ora la concorrenza di Fiumicino si sente, Venezia è il nostro scalo più bello — ha commentato il presidente di Enac, Vito Riggio —. A noi il compito di controllare che non si cerchi di risparmiare. Ma non è il caso di Marchi: fosse per lui farebbe di più di quanto concordato».