Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tricolori e festa, Gentilini sposa Maria Assunta
Oggi a Viano, in Emilia Romagna, le nozze dello Sceriffo. «Sento tanto affetto e vicinanza»
TREVISO Non c’è Royal Wedding che tenga. A Treviso da tempo non c’era un matrimonio così atteso e circondato di affetto e curiosità da parte di tutti i cittadini: oggi è il grande giorno per Giancarlo Gentilini, l’ex sindaco leghista, e la sua Maria Assunta Pace.
Ottantotto anni lui (ottantanove ad agosto), settantadue lei, si conoscono da una vita ma dopo la scomparsa della moglie di Genty, a ottobre, si sono avvicinati tanto da decidere di convolare a nozze. Si sposano oggi a mezzogiorno in municipio a Viano, un paese da tremilatrecento abitanti in provincia di Reggio Emilia, a duecento chilometri dalla Treviso che ha resto famoso l’ex Sceriffo, amministrata per vent’anni. «Lì c’è un amico, un sindaco leghista, ci conosciamo da decenni – spiega Gentilini -. Mi ha detto che avrebbe avuto piacere di sposarci lui, e così abbiamo scelto questo luogo per avere un po’ di privacy, ci sarà solo la famiglia».
Giorgio Bedeschi, il sindaco prescelto, guida un avamposto del Carroccio in Emilia Romagna: è stato eletto nel 2009 e rieletto nel 2014, è uno dei due sindaci non di centrosinistra dell’intera provincia. La festa per Genty e Maria c’è già stata mercoledì sera, in un ristorante fuori città con pochi amici intimi, «mi hanno regalato un bellissimo vestito, ho sentito molto affetto e vicinanza». Ieri mattina gli sposi sono partiti alla volta di Viano con i figli, che saranno i loro testimoni. «Bedeschi mi ha detto che ad accoglierci troveremo le strade imbandierate – racconta con entusiasmo Gentilini -, c’è un raduno, sarà pieno di tricolori».
Il viaggio di nozze però dovrà attendere: Gentilini è candidato alle comunali, fino al 10 giugno (o il 24, in caso di ballottaggio) c’è ancora da lavorare, qui a Treviso. L’ex sindaco e signora andranno a vivere a casa di lei, in un appartamento in una laterale di viale Montegrappa, non distante dalla casa di lui.
Avamposto leghista «Il sindaco di quel paese è un amico, mi sposo lì per avere un po’ di privacy»