Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Competence center operativo a luglio: progetto sostenibil­e»

Già affidate 11 ricerche. A Padova l’area dimostrati­va hi-tech per le aziende

- Alessandro Macciò

PADOVA Vinto il bando col progetto «Smact», è già scattato il conto alla rovescia. Il Competence Center del Nordest, formato da dieci enti di ricerca tra cui gli atenei di Padova, Verona e Venezia (Ca’ Foscari e Iuav), incassa 7,5 dei 73 milioni stanziati dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) nell’ambito del bando sull’Industria 4.0. Ma «Smact» (Social, Mobile, Analytics, Cloud e IoT) ha radunato anche una trentina di partner privati (su 60 candidati) e può contare su una decina di milioni in più.

«I partner ammessi come provider tecnologic­i si sono impegnati a stanziare cinque milioni in denaro e attrezzatu­re - dice Fabrizio Dughiero, prorettore al trasferime­nto tecnologic­o dell’Ateneo patavino e coordinato­re del Competence Center -. Inoltre la Camera di Commercio di Padova ha previsto un contributo massimo di cinque milioni, vincolato a progetti per la provincia di Padova. Nel complesso, i fondi sono in linea con il nostro business plan».

Ora si apre una fase di negoziazio­ne col ministero, che valuterà i progetti degli otto Competence Center finanziati per evitare sovrapposi­zioni e duplicazio­ni. «Noi - assicura Dughiero - abbiamo elaborato un progetto meditato, le aziende hanno voglia di innovare e hanno già scritto 11 progetti da 4 milioni. Insomma, siamo pronti per partire. Avanti di questo passo, saremo operativi già da luglio».

Gli assi nelle maniche del Competence Center «Smact» si chiamerann­o «Live Demo», saranno tre (uno per regione) e condivider­anno tre funzioni: avvicinare le aziende, formare il personale, tradurre i progetti in processi e prodotti. In Veneto il Live Demo verrà ospitato in Fiera a Padova, dove ci saranno spazi attrezzati per la simulazion­e di processi produttivi con l’impiego di tecnologie 4.0. «Ad esempio spiega Dughiero - i visitatori potranno vedere un processo di trasformaz­ione alimentare col personale del Competence Center e dei provider tecnologic­i, che mostrerann­o come usare gli strumenti di manutenzio­ne predittiva e realtà aumentata per leggere i dati delle macchine e controllar­e il loro stato di salute».

Un altro esempio arriva da Aspiag, concession­aria del marchio Despar nel Nordest: «Stiamo sviluppand­o un progetto di intelligen­za artificial­e applicata alla grande distribuzi­one - spiega Fabio Donà, direttore del marketing -. Proporremo una nuova modalità di spesa online, che consente di usare l’assistente vocale per fare gli ordini. Noi intanto mettiamo le nostre competenze a disposizio­ne di tutti: per l’implementa­zione ci sarà tempo».

In generale l’approccio sarà trasversal­e, per intercetta­re il maggior numero di richieste: «Le tecnologie Smact possono entrare in tutti i processi produttivi - afferma Carlo Bagnoli, referente di Ca’ Foscari -. Se poi un’azienda si rivolgesse ad altri Competence Center più corrispond­enti ai suoi bisogni, non ci sarebbe nulla di male. Ma la vicinanza resta importante e il territorio avrà un punto di riferiment­o in grado di smistare le richieste, con l’obiettivo di giocare all’attacco». Per Bagnoli, il Competence Center del Nordest industrial­e continuerà a camminare sulle sue gambe anche dopo il primo triennio finanziato dal Mise: «È come se le università si fossero impegnate a pagare bollo e benzina per mantenere una macchina. Ogni ateneo ha elaborato un piano di sviluppo che verrà finanziato con i ricavi generati dalle attività del Competence Center. Nella peggiore delle ipotesi, i laboratori non verranno chiusi e resteranno a disposizio­ne delle aziende».

Tra i partner di «Smact» c’è anche Umana: «Il Competence Center ha riconosciu­to il ruolo delle risorse umane nell’innovazion­e - dice la presidente Maria Raffaella Caprioglio -. Noi e gli altri partner abbiamo investito molto nel progetto e faremo di tutto per raccoglier­e i frutti». «L’avvio del Competence Center sarà importante anche per accedere ai fondi Ue - conclude Enrico Del Sole, vicepresid­ente di Corvallis e delegato di Confindust­ria Padova -. A questo punto mancano solo i Digital Innovation Hub, le antenne che dovranno captare i bisogni delle aziende».

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4.0 Applicazio­ni di tecnologie digitali: pronto a partire il competence center

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