Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Turisti (da difendere) e locali Poliziotti cinesi a Venezia
Venezia, Mario e Yin da ieri in pattuglia
Non notarli è impossibile: due agenti dai tratti asiatici, due divise blu con la scritta «Police». Mario e Yin hanno 21 e 40 anni, sono due poliziotti cinesi e sono arrivati martedì a Venezia, dove per le prossime tre settimane saranno a fianco dei carabinieri a pattugliare la città lagunare per offrire un supporto nei casi che coinvolgono i loro connazionali.
VENEZIA Martedì pomeriggio sono arrivati a Venezia. Un salto nei loro alloggi, un giro in città insieme ai colleghi che affiancheranno e via in piazza San Marco. Ogni due passi sono stati fermati dai connazionali per informazioni, per semplice curiosità, anche per un selfie.
Non notarli è impossibile: due agenti dai tratti asiatici, due divise blu con la scritta «Police». Mario e Yin hanno 21 e 40 anni, sono due poliziotti cinesi e per le prossime tre settimane saranno a fianco dei carabinieri a pattugliare la città lagunare per offrire un supporto nei casi che coinvolgono i connazionali. L’iniziativa nasce dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, è già stata sperimentata a Milano e a Roma e quest’anno arriva anche a Prato e, per la prima volta, a Venezia.
Mario conosce l’italiano, Yin parla bene l’inglese e sui loro volti si legge un certo entusiasmo per il primo giorno di servizio in Italia. «E’ la nostra prima visita qui. Siamo emozionati, contenti di poter conoscere e lavorare in una realtà come Venezia», dicono prima di uscire dal comando provinciale di San Zaccaria e incamminarsi verso il cuore di Venezia. Una città tanto affascinante quanto complessa, soprattutto per la gestione dell’ordine e della sicurezza. Una meta scelta ogni anno da centinaia di migliaia di turisti cinesi, tra i quali c’è chi si ritrova a dover fare i conti con qualche disavventura. I borseggi, ad esempio.
Sono molti gli asiatici che diventano preda delle decine di scippatori che ogni estate invadono la città e, spesso, comunicare con le forze dell’ordine non è semplice per i problemi relativi alla lingua. È anche per questo che Mario e Yin sono a Venezia: a partire da ieri e fino al 17 giugno supporteranno i carabinieri nell’assistenza ai turisti cinesi alle prese con furti o altre situazioni spiacevoli. Hanno già cominciato a farlo ieri, a poche ore dal loro arrivo, mentre passeggiavano nei dintorni di piazza San Marco insieme agli uomini dell’Arma. In molti, tra i connazionali, si sono fermati ad osservarli. Nei loro volti si leggeva un misto tra curiosità e stupore. C’è chi voleva semplicemente salutarli, chi chiedeva loro un selfie con la basilica di San Marco sullo sfondo e chi ne approfittava per chiedere qualche indicazione.
Mario e Yin provengono da città vicine a Pechino e Shangai ma a vederli passeggiare per il centro storico sembra che si sentano a casa. Sono due agenti esperti, che gireranno disarmati e che i carabinieri porteranno con loro anche nei controlli all’interno degli esercizi pubblici a gestione cinese. Verifiche che, grazie alla presenza di Mario e Yin, potranno essere svolte in maniera più rapida. Il loro supporto nei controlli agevolerà la comunicazione tra l’Arma e i commercianti cinesi. Non solo. La presenza di Mario e Yin si potrebbe rivelare fondamentale anche qualora accadesse ciò che è successo alcuni mesi fa a un gruppo di asiatici che si era ritrovato a pagare un conto da capogiro dopo una cena consumata all’Osteria Da Luca, a pochi passi da piazza San Marco.
Veder arrivare due divise blu con le scritte in cinese, contribuirà ancora di più a far sentire a casa i turisti asiatici e a risolvere le situazioni con rapidità. I due agenti si muoveranno sia su acqua che in centro storico e trascorreranno del tempo anche in caserma. Questa collaborazione, infatti, mira anche a uno scambio di informazioni tra forze dell’ordine.