Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Suicida con una pugnalata al cuore
PAESE Un 64enne si è tolto la vita pugnalandosi al cuore. Seduto sulla poltrona in salotto. Così lo ha trovato il fratello, che vive nell’appartamento sottostante. Ignote le cause che lo hanno spinto al gesto estremo, il 64enne che era disoccupato da qualche tempo, non ha lasciato alcun messaggio ai familiari.
Secondo gli inquirenti Papa, sbandato e tossicodipendente, voleva rubare in quella casa. Questo il movente relativo al furto degenerato in un delitto brutale. Ma fino a sabato non si sapeva cosa e se qualcosa fosse stato rubato nell’abitazione. Ad accertarlo è stata Katiuscia Nicolasi, che solo quattro giorni fa, dopo il dissequestro, è potuta rientrare nella villetta, scoprendo che mancano una collana e la fede della mamma, oltreché un coltello da cucina e una roncola. Le armi del delitto.
L’interrogatorio
Con i nuovi elementi a disposizione, martedì scorso gli inquirenti sono tornati in carcere da Papa per sottoporlo a un nuovo interrogatorio. Ma, di fronte a un cerchio che sembra sempre più stringersi intorno a lui, il 36enne - assistito dall’avvocato Alessandra Nava - ha deciso, ancora una volta, di avvalersi della facoltà di non rispondere. Trincerandosi dietro il silenzio. Dopo giorni di indagini viene arrestato Sergio Papa, 36 anni (in foto), con problemi di droga. L’uomo sarebbe stato scoperto mentre tentava un furto: ha sempre negato le accuse