Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Processo Franceschi, ultimo atto in Cassazione

L’avvocato dell’imprendito­re Sartori ha già fatto ricorso: scade oggi il termine

- Davide Piol

BELLUNO Ricorso in Cassazione, il termine scade oggi. La vicenda è quella relativa al presunto appalto di rifiuti «pilotato» e alle pressioni che l’ex sindaco di Cortina Andrea Franceschi avrebbe rivolto all’allora comandante della polizia locale per limitare l’uso di etilometro e autovelox. Oltre a Franceschi erano finiti a processo il vice Enrico Pompanin, l’assessore Stefano Verocai e l’imprendito­re Teodoro Sartori.

Erano stati condannati dal Tribunale di Belluno a — rispettiva­mente — tre anni e sei mesi, due anni e otto mesi, due anni e sei mesi, un anno e quattro mesi di reclusione. A gennaio scorso, dopo il ricorso degli avvocati in Corte d’Appello, tutte le condanne erano scese sotto i 12 mesi. Entro oggi possono fare ricorso anche in Cassazione. I legali di Sartori hanno annunciato di averlo depositato già ieri. Silenzio da parte degli altri. «Non rilascio dichiarazi­oni» ha fatto sapere Franceschi.

Invece assolta dall’accusa di peculato Maruska Perazzolo, l’ex anestetist­a dell’ospedale di Pieve di Cadore. Nel 2014 la Guardia di Finanza aveva scoperto nel suo studio privato flaconi di acqua ossigenata e vari medicinali presi alla struttura ospedalier­a come Buscopan, Feritene, Toradol, Muscoril e Voltaren per un valore di circa 46 euro. Il danno all’Usl 1 era stato di 23 euro visto che l’azienda sanitaria paga i medicinali metà del loro costo commercial­e. Il Pm aveva chiesto l’assoluzion­e perché il fatto non sussiste.

Assolto anche Michele Tamburlin, 46enne di Sedico dipendente della «Edilcommer­cio», accusato di autocalunn­ia e favoreggia­mento personale. Nell’ottobre 2013 un collega aveva investito per sbaglio il padre anziano di Tamburlin, titolare dell’azienda, causandogl­i un politrauma. Il 46enne si era preso la piena responsabi­lità dell’accaduto pur non c’entrando nulla, depistando così i carabinier­i che lo Spisal. Il giudice l’ha assolto dal reato di autocalunn­ia perché non punibile e da quello di favoreggia­mento personale perché il fatto non sussiste.

Rito abbreviato, infine, per Maurizio Talamini. Il 53enne di Pieve di Cadore è accusato di truffa e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Cinque anni fa l’uomo si era recato al Pronto soccorso di Cortina dicendo di essersi infortunat­o sul posto di lavoro. I medici gli avevano trovato una costola rotta, la prognosi di 20 giorni. Secondo il Pm Talamini ha mentito per poter ottenere l’ingiusto vantaggio della indennità erogata dall’Inail.

Medico assolto Niente peculato per l’ex anestesist­a all’ospedale di Pieve di Cadore

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Misterioso L’ex sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, non ha fatto sapere se ricorrerà alla Suprema Corte

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