Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Maxirissa fra profughi, paura in strada
Treviso, coinvolta una trentina di nordafricani. Carabiniere scaraventato nel fosso
TREVISO Botte, urla, bidoncini dei rifiuti che volano dappertutto e due carabinieri aggrediti, uno dei quali scaraventato nel fosso. Si è conclusa con una denuncia e un arresto la maxirissa fra decine di nordafricani, fra cui profughi, esplosa domenica attorno alle 23 davanti ad un ristorante in via Mauro, a Treviso, una laterale di strada Feltrina. Il parapiglia ha generato grande paura fra u residenti. Processato per direttissima, l’arrestato ha patteggiato 10 mesi.
TREVISO Ieri mattina, sull’asfalto di via Mauro, una laterale della Feltrina fra Santa Bona e Monigo, a Treviso, c’erano ancora i segni di quanto successo la notte prima: cocci di bottiglia e bidoncini dei rifiuti sparpagliati dappertutto, esito di una violenta rissa che ha coinvolto una trentina di nordafricani di fronte al ristorante Wakis, e spaventato non poco i residenti. Cosa abbia scatenato l’improvviso «tutti contro tutti» resta da chiarire, quel che è certo è che la bagarre è finita con due nigeriani, entrambi richiedenti asilo, denunciati per rissa, e uno dei due arrestato perché all’arrivo dei carabinieri ha pensato bene di picchiare anche loro.
L’allarme è scattato intorno alle 23 quando il clima davanti al ristorante ha iniziato a scaldarsi. Prima con le voci che si facevano sempre più alte, poi con le botte. Una rissa in piena regola sentita chiaramente dai residenti, corsi alle finestre. In strada c’era una trentina di giovani, per lo più africani, impegnati a darsele di santa ragione e lanciarsi addosso di tutto: bottiglie, bicchieri e persino i bidoncini della spazzatura di Contarina. Con il gruppo che, dopo aver iniziato a litigare davanti al ristorante, si è spostato nella stradina laterale. Visto che la situazione si complicava sem- pre di più, dalle palazzine sono partite le chiamate al 112 e al 113: in pochi minuti, sul posto, sono arrivate alcune pattuglie di carabinieri del nucleo operativo e radiomobile insieme ad alcune volanti della questura. Alla vista dei lampeggianti i contendenti sono fuggiti a gambe levate, scappando attraverso i giardini dei condomini e delle case, alcuni addirittura correndo con in spalla la bicicletta ancora chiusa dal catenaccio. Solo in due sono stati bloccati: si tratta del 19enne E.M. nigeriano, denunciato per rissa insieme al connazionale I.O. di 39 anni, entrambi richiedenti asilo. Il 39enne, però, alla vista dei militari ha continuato a menare colpi. Ha aggredito due carabinieri con pugni al volto e al torace. Uno dei militari è stato addirittura scaraventato in un fosso: entrambi hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Per questo è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e, ieri, processato per direttissima: ha patteggiato una pena di 10 mesi.