Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rodin chiude a (quasi) 70 mila visitatori Plaude il sindaco Manildo. Goldin: «Sfida vinta. Tornare? Forse nel 2019». E chiede un manager per i musei

- Silvia Madiotto

TREVISO I 330 mila dell’Impression­ismo sarebbero stati impossibil­i da raggiunger­e: la mostra su Auguste Rodin a Santa Caterina si è fermata qualche centinaio di persone sotto l’obiettivo di 70 mila visitatori, ma con segnali di gradimento che lasciano un sorriso sul volto di chi l’ha voluta in questi ultimi cento giorni. Soddisfatt­o il sindaco Giovanni Manildo, che ora punta a spingere il legame fra le grandi mostre temporanee e le collezioni permanenti, «genera una buona prospettiv­a, abbiamo fatto fruttare una splendida sala ipogea, è un modello vincente», e anche Marco Goldin, curatore dell’evento che si è chiuso domenica con 65.541 biglietti staccati. «Era una sfida, le mostre di scultura non raccolgono lo stesso pubblico di quelle di pittura – ha spiegato il critico d’arte di Linea d’Ombra -, abbiamo visto un pubblico selezionat­o, più colto ed elevato». Sono arrivati da 88 province italiane, i visitatori, e anche dall’estero per il 9%; poche scuole però, come aveva previsto Goldin. «È inimmagina­bile per una città come Treviso o Vicenza allestire ogni anno mostre da 300 mila visitatori» ha subito sottolinea­to. I tempi per un nuovo appuntamen­to? «Non prima dell’autunno 2019».

Goldin lascia Santa Caterina (non si sa per quanto, dipenderà anche dalla prossima amministra­zione che entrerà in municipio dopo il voto) con un auspicio: «Serve un direttore per valorizzar­e i musei civici, una figura ben scelta, specifica, che si occupi solo della gestione e promozione». Oggi il dirigente Emilio Lippi si occupa di tutto, dalle bibliotech­e alle attività culturali in senso lato, e Goldin non è stato l’unico a sollevare questo tema. Ora che il sistema museale è in fase non solo di riscoperta ma di ampliament­o con il secondo intervento sul Bailo, le sedi civiche possono puntare più in alto.

Il Bailo, in particolar­e, che in questo caso era legato alla mostra di Rodin dai nomi di Arturo Martini e Gino Rossi, ha più che raddoppiat­o il numero dei visitatori: 3.153 fra marzo e maggio 2017, 6.617 quest’anno. Il risultato è stato ottenuto anche grazie agli sponsor, come il gruppo Baccini all’esordio da mecenate in città: «Ci auguriamo – ha spiegato Elisa Baccini – che anche altri imprendito­ri possano fare lo stesso. I commenti sulla mostra sono stati positivi, abbiamo invitato i nostri clienti, fornitori e partner tecnologic­i, anche di oltre oceano, a visitarla. Questi eventi portano a Treviso turismo di alta gamma». Ca’ Sugana non resta ferma: fra ottobre e gennaio potrebbe già arrivare un evento sul riuso artistico.

Il bilancio

Il curatore trevigiano: «Impossibil­e allestire ogni anno mostre da 300 mila persone»

Lo sponsor

Baccini: «Esperienza positiva, ci auguriamo che altre imprese sostengano la cultura»

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L’esposizion­e Marco Goldin davanti a una delle opere dell’artista francese

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