Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Sant’Andrea, stand e chioschi per cacciare balordi e degrado E incentivi contro il caro affitti»
TREVISO «Per 5 anni abbiamo considerato questi giardini un problema. Ma è pieno di potenzialità. Se invece di cani antidroga, spacciatori e forze dell’ordine ci fossero famiglie, bambini e ragazzi che prendono il sole, piattaforme sul Sile per bere un aperitivo e una Riviera Santa Margherita con stand e chioschi, cambierebbe l’immagine di Sant’Andrea, Porta Altinia e via Fiumicelli». Said Chaibi, il candidato sindaco della sinistra con Coalizione Civica, guarda i giardinetti e il Sile e se li immagina già trasformati. «Ma perché le cose cambino bisogna portare vita in tutta l’area, tramite convenzioni con i privati che hanno proprietà sfitte, favorendo il campus universitario di Ca’ Foscari che è qui a due passi».
Chaibi, cos’è mancato a Sant’Andrea?
«Abbiamo visto repressione, delibere contro l’alcol, vigili e operazioni giustissime, ma non hanno portato a niente. Il degrado resta e le famiglie hanno più paura di prima. Nel 2013 ci siamo candidati per aprire questo luogo e togliere i cancelli, e invece li abbiamo rimessi».
Esiste la sinistra a Treviso?
«Esiste eccome, è quella che lottava, negli anni in cui governava la Lega, e lotta oggi contro ingiustizie e discriminazioni. Ci sono persone con valori fortissimi, dettati da questo tessuto sociale, dal terzo settore e dal volontariato, una solidarietà quotidiana».
Lei è il candidato sindaco più giovane. Treviso è una città per giovani?
«Per bere e stare insieme ha tutto. Ma l’offerta culturale? Servono eventi, mostre, concerti. Su questo non è ancora pronta. Gli affitti sono cari, un ragazzo oggi, con un lavoro precario, fa fatica. Se non vivessimo insieme, io e Marta, non ce la faremmo».
I primi due provvedimenti se diventasse sindaco?
«Due tavoli di trattativa, uno con Mom, Regione e ministero per il trasporto pubblico che va rivisto e connesso fra i quartieri, e uno sulla casa con i proprietari di immobili. Con incentivi fiscali dobbiamo riempire gli alloggi sfitti».
Al secondo turno, cosa farebbe Coalizione Civica?
«Vedremo quale sarà la nostra percentuale. Ma mai potremmo fare accordi con la Lega e la casta padana».
La città è indietro su eventi e cultura. E deve aiutare i giovani