Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il tetto cede, operaio vola da 7 metri: è gravissimo
A Vazzola l’ennesimo incidente sul lavoro nella Marca. Vendrame: «Basta, ora prevenzione»
VAZZOLA Il tetto sul quale stava lavorando ha ceduto improvvisamente ed è precipitato nel vuoto per 7 metri. Questa la dinamica dell’ennesimo infortunio sul lavoro in provincia di Treviso. Oltretutto, a sole 24 ore da un altro gravissimo incidente, nel quale un operaio 32enne è rimasto ustionato sul 70 per cento del corpo. In un’escalation che porta il sindacato a sollecitare un intervento urgente: «Servono pronte risposte per aumentare la sicurezza sul lavoro. Rafforzando lo Spisal non solo per sanzionare, ma soprattutto per la prevenzione» dice Giacomo Vendrame, segretario provinciale della Cgil.
L’incidente di ieri si è verificato poco dopo le 10.30 alla Eva Stampaggi di via Cal Longa, a Vazzola. Un operaio di 45 anni residente a Spinea, nel Veneziano, e dipendente di una ditta di impianti, era arrivato nella fabbrica per effettuare alcuni lavori di manutenzione. Per questo era salito sul tetto del capannone quando, per cause in corso di accertamento da parte dei tecnici dello Spisal, improvvisamente i pannelli del soffitto in fibrocemento si sono aperti sotto i suoi piedi e l’uomo è precipitato nel vuoto. Un volo pauroso, 7 metri appunto, in parte attutito da un soppalco che ne ha frenato la caduta e finito violentemente sul pavimento, dove l’operaio è rimasto privo di coscienza. Immediata la richiesta di soccorso da parte dei colleghi e dei dipendenti della Eva Stampaggi. Sul posto sono arrivati i sanitari del Suem 118 con ambulanza ed elicottero. Gravissime le condizioni dell’operaio, trasferito in eliambulanza all’ospedale di Treviso: è in prognosi riservata in terapia intensiva. Il 47enne ha riportato gravi traumi a livello spinale e cranico. Spetterà ora allo Spisal chiarire la dinamica dell’incidente, anche se un primo dato è già emerso. E cioè che i pannelli del tetto non sono pedonabili e, quindi, andrà accertato se l’operaio abbia incautamente camminato dove non avrebbe dovuto. Nonché se si fosse o meno assicurato con un’imbragatura.
La dinamica L’uomo, 47 anni e manutentore esterno, forse non era imbragato
Le reazioni
Il sindacato: «Serve potenziare lo Spisal, ma non solo per infliggere multe»