Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il pop di Cremonini debutta allo stadio Lignano data zero
Venerdì a Lignano tappa zero del nuovo tour del cantautore bolognese In scaletta i brani dell’ultimo «Possibili scenari» e i successi della carriera «Sarà un appuntamento galante tra me il pubblico, arriveremo all’altare»
Èuna storia scritta con il talento, la musica e il sudore quella di Cesare Cremonini. E venerdì, allo stadio Teghil di Lignano, Udine, il cantautore bolognese è pronto a iniziarne un nuovo capitolo con il primo concerto della sua prima tournée negli stadi (ore 21, www.azalea.it). Cremonini, 38 anni, dopo Lignano sarà a San Siro, Milano (quasi sold out), poi ancora il 23 giugno all’Olimpico di Roma e, infine, il 26 giugno al Dall’Ara di Bologna (qui i biglietti sono finiti da mesi). «L’idea degli stadi è fiorita due anni fa. Ho avuto tempo di metabolizzarla e di iniziare a guardare le cose con una prospettiva diversa – spiega il cantautore - quell’idea ha cambiato i rapporti con le giornate e le notti: ogni musicista quando ha un obiettivo grande modifica la propria vita per raggiungerlo».
Cremonini di obiettivi ne ha raggiunti tanti in carriera. Tutto era iniziato con i Lùnapop e un album «...Squérez?» che grazie alla hit 50 Special vende qualcosa come un milione e seicentomila copie. Poi il gruppo si scioglie: Cremonini (assieme all’amico Ballo) inizia la sua carriera solista, degli altri Lùnapop non si ha più traccia. «Bagus» (2002), «Maggese» (2005), «Il primo bacio sulla Luna» (2008) sono dischi che vendono benissimo ma che, soprattutto, regalano un pop fatto di qualità, ricerca e inventiva che mai si era visto in Italia. La strada è segnata, una rivoluzione per la musica italiana ma che non fa rumore: «La teoria dei colori» (2012), «Logico» (2014) e, l’anno scorso «Possibili scenari», gioiello pop, sperimentale e densissimo, molteplice per sonorità e unico per ricercatezza.
Nel frattempo Cremonini si fa conoscere per i concerti nei
quali dà tutto se stesso e conquista chiunque li veda. All’Heineken Jammin’ Festival di Venezia del 2011 mette in ombra perfino i Beady Eye di Liam Gallagher, il concerto dell’Arena di Verona di due anni più tardi va sold out in pochi giorni. Tante tournée
tra palasport e location all’aperto e ora l’obiettivo degli stadi. «Sono fortunato ad appartenere ad una generazione di artisti che arriva agli stadi grazie alla propria storia, ad un percorso – sottolinea Cremonini - sentire che ci arrivo al momento giusto è un piacere che vivo quotidianamente, è un appuntamento galante tra me e il pubblico. Con il pubblico c’è un rapporto d’amore, iniziato con 50 Special nel 1999: con gli stadi il nostro amore arriverà all’altare».
In scaletta a Lignano ci saranno i tre singoli estratti da «Possibili scenari»: Poetica, Nessuno vuol essere Robin e Kashmir-Kashmir. «L’approccio al live sarà il mio, riconoscibile, quello di un performer. Il vero spettacolo per gli artisti come me è quello che si sa dare al pubblico - anticipa il musicista - anche le canzoni nuove sono capaci di offrire spunti musicali in grado di rinnovare un concerto, ma sarebbe infantile e pericoloso cambiare le caratteristiche dei miei live solo perché si tratta di stadi. La musica e le canzoni saranno al centro; gli stadi poi danno possibilità spettacolari di produzione».