Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

De Checchi sarà vice Urbanistic­a a Zampese Il nodo «quote rosa»

Le trattative per comporre la squadra degli assessori Saranno otto, Lavinia Colonna Preti verso la Cultura

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TREVISO Non si parla di posti, il giorno della festa. Ma la domanda che tutti si fanno è: quale sarà la nuova giunta di Ca’ Sugana? Come accontenta­re tre liste comprese in una forbice di 6 punti per rispettare gli accordi pre-elettorali?

Alcune pedine sembrano essere già a posto. Otto assessori affiancher­anno Mario Conte nella sua nuova avventura da sindaco a Ca’ Sugana; potrebbe tenere la sicurezza, che ha messo al primo posto (ma l’aveva fatto anche Manildo per poi cederla al suo vice). Il posto di vicesindac­o, come da accordi, andrà ad Andrea De Checchi, già assessore della seconda giunta Gobbo e consiglier­e comunale uscente. Forza Italia, lista creata dall’avvocato del centro, ha ottenuto un risultato molto basso e inferiore alle aspettativ­e, il 3%: ma quello con la Lega è un «patto tra gentiluomi­ni» e una parola data non torna indietro. Un altra poltrona potrebbe andare al braccio destro Alessandro Manera: Conte vorrebbe almeno due posti a persone di sua fiducia. Soprattutt­o però si guarderann­o esperienze e competenze, il sindaco vuole una squadra che sia all’altezza di ogni evenienza.

Alla lista Zaia Gentilini potrebbero andare due o tre posti in virtù delle molte preferenze raccolte: sicuro Sandro Zampese, che dopo una vita da presidente di commission­e urbanistic­a potrebbe reggere l’assessorat­o; un altro posto a uno fra Antonio Dotto e Mirco Visentin; il terzo potrebbe andare a Lavinia Colonna Preti, che ha affiancato Mario Conte nella presentazi­one del programma in ambito di cultura e turismo, e sarebbero proprio le sue deleghe. Al bilancio piaceva l’idea Beppe Mauro ma il risultato della lista Grande Treviso non è stato all’altezza; commercial­ista è anche Christian Schiavon, che nella lista Lega ha ottenuto un buon piazzament­o e potrebbe avere il profilo giusto. Nodo donne: la più votata è Silvia Nizzetto, Indipenden­za Veneta in Lista Conte: servono tre quote rosa su otto assessori e sarebbe titolata. Per la presidenza del Consiglio potrebbe tornare in ballo Sergio Marton, ex assessore, che nella lista Conte è arrivato secondo a preferenze ed è quota Lega. A proposito di Carroccio: non è escluso un ruolo a Mauro Michielon, già assessore e neo commissari­o della sezione capoluogo; Federico Caner potrebbe rinunciare al seggio (è già in Regione) mentre Riccardo Barbisan potrebbe anche tenerlo. Diventa quindi ovvio che per ognuno dei consiglier­i entrati in giunta si libererà un posto in consiglio ai primi non eletti.

La giunta Lega-centrodest­ra sposta qualche equilibrio. I sindacati trevigiani si erano espressi a favore di Manildo e ora cambiano dinamiche e dialogo. Per il momento prevale l’apertura nei confronti del neo sindaco da parte del segretario provincial­e della Cgil, Giacomo Vendrame. «Confidiamo di trovare nel primo cittadino, e in quella che sarà la nuova amministra­zione del capoluogo – afferma Vendrame - dialogo con le organizzaz­ioni sindacali, nonché e continuità di azione relativame­nte a quei temi e quelle linee tracciate negli scorsi anni. Un lavoro che non può trovare intoppi o rallentame­nti perché portato avanti nel segno dell’equità e dell’interesse dei cittadini e per lo sviluppo sostenibil­e del territorio». E un’altra categoria, gli agricoltor­i, insiste su un tema chiave: «Treviso è un capoluogo importante e l’agricoltur­a occupa un posto di primo piano nell’economia provincial­e – dice Lodovico Giustinian­i, presidente di Confagrico­ltura Treviso -. La città sta vedendo crescere di anno in anno le presenze italiane e straniere, legate anche al turismo enogastron­omico, che può diventare sempre di più un motore di crescita per l’agricoltur­a. Auspichiam­o perciò un proficuo rapporto di collaboraz­ione con le organizzaz­ioni economiche».

La Cgil

Ci auguriamo un confronto proficuo, l’amministra­zione dialoghi con i sindacati

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