Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Andretta, è quasi plebiscito «Ora nuovo polo scolastico, l’area delle cave e frazioni»
Vedelago, fa il pieno il sindaco uscente passato col centrodestra
VEDELAGO È andata a letto alle sei di mattina, per attendere lo scrutinio finale delle preferenze di tutti i suoi consiglieri. Alle sette era già in piedi, per portare la figlia all’asilo. Ha passato la giornata a rispondere al telefono e ad organizzare riunioni. E ieri sera è stata la regina della festa organizzata dalle 48 persone delle tre liste che l’hanno sostenuta, due civiche e una di centrodestra con la Lega. Cristina Andretta è stata eletta sindaco a Vedelago per la seconda volta con un nubifragio di voti: ha ottenuto infatti il 66,36% (4.947 consensi totali), sconfiggendo nettamente Paolo Quaggiotto (fermo al 18,07%, 1.347) e Sergio Squizzato (15,56%, 1.160). Nelle passate elezioni aveva vinto con una civica mista (due liste di centrosinistra, una indipendentista e una di centrodestra) ora nel centrodestra. E’ la ricetta del successo? «Più che una questione di partiti, penso che a Vedelago abbia vinto il ticket tra me e Marco Perin. Da solo, il vicesindaco ha ottenuto 682 voti, la sua lista 1.990 in tutto. Il supporto della Lega è stato molto importante, ma soprattutto le persone che si sono candidate sono state straordinarie. Una squadra così non l’avevo ancora vista».
L’aria che tira è comunque a centrodestra, a livello nazionale e locale. Ve ne avvantaggerete?
«Quando si esce dal Comune serve pensare anche alla linea politica. Io sono di formazione di centrodestra, questo ci aiuterà nei vari rapporti istituzionali con la Provincia e la Regione. Il sostegno della Lega – la lista ha preso oltre 1.200 voti - è stato molto importante ed eviteremo il solito caos nel Parco del Sile, nell’Ats o alla Contarina dove il Pd aveva idee diverse». Ora è tempo di pensare alla squadra. Chi entra in giunta?
«Cinque assessori (ride, ndr). Di certo, il mio vice sarà Perin. Sugli altri non mi sbilancio, a giorni decideremo». Allora si ripartirà coi lavori. Il progetto prioritario?
«La prima pietra della scuola a sud di Vedelago, raggruppare gli allievi di Casacorba, Albaredo e Cavasagra è una svolta storica. Siamo decisi a realizzarlo il prima possibile».
Altro nodo è la riqualificazione ambientale. Fronte cave, come agirete?
«Ci sono i cinque milioni di euro dei cavatori destinati al territorio col Piano Ambientale. Vogliamo dare il via alle opere, pensare ad un green park e valorizzare i laghetti. Mi piace l’idea di qualche sport acquatico, ad esempio».
A proposito di acqua, il Parco del Sile è sempre al centro delle polemiche.
«Ci sono centomila turisti che ogni anno passano per le nostre zone. Praticamente nessuno si ferma. Interverremo immediatamente sui servizi e sui collegamenti, dobbiamo farli sostare a Vedelago congiungendo il Parco con l’Ostiglia e il Sentiero degli Ezzelini». Infine, il rapporto col territorio. Come agirà Andretta?
«Valorizzeremo le frazioni, con piccoli interventi di manutenzione ordinaria e organizzando varie iniziative. Ma il nostro vero obiettivo sarà non perdere nessuno della squadra che ci ha portato a vincere. Nel passato mandato abbiamo realizzato il 90% degli obiettivi che ci eravamo dati. Adesso puntiamo al cento per cento».