Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lotta alla violenza sulle donne, il Veneto capofila
La Regione guida un progetto europeo, coinvolti gli uomini responsabili di maltrattamenti
VENEZIA E’ il Veneto il capofila del progetto sperimentale europeo biennale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere denominato «Asap», che si rivolge anche agli uomini autori di violenza. Istituzioni e associazioni di Italia, Bulgaria e Croazia condividono studi ed esperienze per mettere a punto un modello di approccio sistematico e multidisciplinare di prevenzione, contrasto e aiuto, che non si rivolga solo alle donne vittime di violenza e ai minori, ma anche agli autori delle violenze di genere. L’obiettivo è creare linee-guida di intervento, da estendere in seguito ai partner dell’Unione Europea.
«La Regione coordina il progetto — spiega Manuela Lanzarin, assessore al Sociale — in forza del quadro normativo che ha adottato e delle competenze maturate in questi anni con l’approccio multidisciplinare, la stretta collaborazione tra pubblico e privato e la rete capillare dei 43 centri di accoglienza e case rifugio che offre assistenza e affiancamento a migliaia di donne. L’adesione al progetto europeo Asap ci aiuterà a studiare le esperienze condotte all’estero, a condividere modelli e strategie di intervento e a affinare i servizi». Il progetto Asap è stato finanziato con 308mila euro dalla Commissione Europea (i soggetti aderenti integrano con altri 77mila euro) e mette in rete sette realtà, sotto la regia del Veneto: l’associazione bulgara «Naia» di Targovishte, che gestisce case rifugio e tre centri per il trattamento degli uomini autori di violenza; l’associazione croata «Duga», che a Zagabria gestisce servizi di accoglienza e trattamento medico, psicologico e legale per le vittime e gli autori di violenza; Zagabria con i suoi Servizi sociali; l’associazione di Montebelluna «Una casa per l’uomo» che gestisce un centro per uomini maltrattanti; la fondazione di ricerca sul genere «Bgrf» di Sofia, che ha avviato un sistema di servizi multidisciplinari per il contrasto alla violenza sulle donne rivolto anche agli autori delle violenze; il «Gruppo R» di Padova, che gestisce il Centro antiviolenza di Chioggia e dal 2015 opera nel trattamento degli uomini autori di violenze; e il network europeo «Work with perpetrators» di Berlino, che riunisce 18 associazioni di 13 Paesi europei.