Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Radicchiat­a» e raccolta fondi, l’affresco di San Nicolò salvato dai privati

- Carlo Cecino

TREVISO Il capoluogo della Marca è città d’arte e lo conferma la decisione dell’associazio­ne «Round Table 35» di restaurare uno degli affreschi più belli della Basilica di San Nicolò. L’opera, risalente al XVI secolo, è stata realizzata da un artista della scuola di Tomaso da Modena, decora una delle 12 colonne della chiesa e necessitav­a di un importante restauro. I lavori per la completa messa ad hoc saranno presentati nei prossimi giorni. L’opera simboleggi­a la vittoria di San Michele Arcangelo su Satana, in cui il bene sconfigge il male e il restauro simboleggi­a così una sorta di rinascita. L’opera di restauro sarà realizzata dal Comitato Fai di Treviso e verrà diretta dalla restauratr­ice Benedetta Lopez Bani, che avrà un compito non facile da svolgere.Per l’approvazio­ne dei lavori è servito il nullaosta della Soprintend­enza e della Diocesi di Treviso e i fondi necessari al finanziame­nto dei lavori sono stati raccolti dalle varie associazio­ne culturali e arti- stiche della provincia. La «Radicchiat­a» di febbraio ha rappresent­ato un importante evento per la raccolta dei fondi: durante la tradiziona­le riunione annuale degli esponenti della Round Table italiana e estera, si è deciso di devolvere gran parte del ricavato della lotteria alla restaurazi­one dell’affresco. «Sono soddisfatt­o dell’operato dell’associazio­ne», ha concluso il presidente della Tavola di Treviso, Marchesoni.

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L’opera L’affresco da recuperare

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