Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
De’Longhi, il primo colpo è Alviti
Dopo aver ufficializzato Max Menetti come guida tecnica, la società mette sotto contratto il talento di Imola: «Tante richieste però a Treviso non puoi dire no»
TREVISO Il primo colpo del mercato della De’Longhi. E se il buongiorno, si vede dal mattino per i tifosi sarà un’estate da sogno. Dopo aver strappato alla concorrenza un tecnico come Max Menetti, il ds Andrea Gracis è riuscito a portare a Treviso uno dei prospetti più ricercati: Davide Alviti, classe ‘96, ala che si è messa in luce nella scorsa stagione con la maglia dell’Andrea Costa Imola.
Un colpo in prospettiva, considerata la giovane età del ragazzo e l’enorme potenziale mostrato: 12.3 punti a partita, 64% da due e 40% da tre, 89% ai tiri liberi, conditi da 5.7 rimbalzi e 1.5 assist in 29 minuti di media in campo. «Sono contentissimo di essere un giocatore di Treviso — ha detto Alviti — una squadra di rango che è un sogno per un giovane come me. Ho ricevuto tante offerte in questo periodo ma quando un club come la De’Longhi Treviso ti cerca con grande interesse è difficile dire no. E poi sono elettrizzato all’idea di giocare in un impianto storico come il Palaverde, con un pubblico che ti carica con un calore unico».Così dopo i primi approcci con la società, l’arrivo a Treviso di Max Menetti ha definitivamente chiuso la pratica. «È arrivata la chiamata di un top club come Treviso, un bel passo avanti e una bella responsabilità. Ma per un giostato catore che ha ambizione — continua Alviti — è un orgoglio essere stato scelto, ora sta a me ripagare la fiducia. Mi piace molto il modo di allenare di coach Menetti, abbiamo giocato con Imola alcune amichevoli con Reggio: ha grandi qualità, competenza e un palmares di grande livello, per un giovane come me è una bella opportunità per crescere. Ma ringrazio anche coach Cavina con cui a Tortona ho iniziato a crescere davvero: è lui a spostarmi dal ruolo di ala forte ad ala piccola, gli devo tantissimo. Poi mi ha portato ad Imola dove ho avuto responsabilità e minutaggio importanti».
Alviti è nato ad Alatri, in provincia di Frosinone, a pochi chilometri da dove fu scoperto 15 anni fa un certo Andrea Bargnani: per i paragoni è troppo presto, ma le storie dei due sembrano davvero molto simili. «A otto anni ero già piuttosto alto e mio padre mi portò a giocare ad Alatri, poi a 15 anni in una partita Eurobasket Roma-Alatri abbiamo perso 100-14 e io segnai tutti i 14 punti della mia squadra... Un dirigente di Roma a fine partita mi contattò e mi portò all’Eurobasket, lì è iniziò tutto. Sono partito da ala forte, poi come ho detto ho iniziato con profitto a giocare da ala piccola, mi sento a mio agio in entrambi i ruoli. Mi piace tirare da fuori, prendere i rimbalzi e difendere, sto lavorando per migliorare in altri aspetti del gioco». Intanto però, dopo la firma con Tvb e un po’ di vacanze, Alviti si giocherà un posto in Nazionale 3x3 per i Giochi del Mediterraneo. «Faremo un raduno il 24 e 25 giugno e poi quattro di noi verranno scelti per i Giochi. Poi non vedo l’ora di iniziare la mia nuova avventura con Treviso basket».