Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pelloni, il più votato (e giovane) dem eletto: «Nessuno sconto, l’orgoglio Pd resiste»
TREVISO Nel Partito Democratico che perde il 6% e duemila voti, le note positive sono nella riconferma degli uscenti, assessori e consiglieri. Questa volta il più votato è anche il più giovane, Stefano Pelloni, classe 1991, che dopo cinque anni di maggioranza siederà sui banchi dell’opposizione: «Sarà dura, abbiamo già capito dalle prime affermazioni della nuova amministrazione che le premesse non sono buone. Non faremo sconti ma saremo un’opposizione costruttiva, abbiamo fatto tanto in questi cinque anni, il lavoro è stato apprezzato». Eppure l’esito del voto è andato in direzione opposta, con una sconfitta che brucia. «Non credo sia stato un voto sull’amministrazione – commenta Pelloni -, le dinamiche nazionali hanno pesato. Ma esiste un orgoglio Pd, i nostri amministratori sono andati bene e io sono fiero del mio buon risultato».
Ha portato a casa 357 preferenze (secondo nel centrosinistra solo al veterano Franco Rosi di Treviso Civica), raccolte «con un lavoro di cinque anni e non degli ultimi mesi, sono stato presente fra le persone e con le associazioni». Un altro dato emerso dalle ultime comunali è che la sinistra è scomparsa dai Trecento, non sarà più rappresentata come invece era stato in passato: nemmeno un consigliere. «La sinistra esiste, a Treviso, ma il voto ha dimostrato che sta nel Partito Democratico. A livello nazionale bisogna avere l’umiltà di ammettere cosa è stato sbagliato, penso ai provvedimenti sulla buona scuola e il mondo del lavoro. Qui a Treviso ci chiedono serietà e risposte, i cittadini sono meno tolleranti di un tempo sugli errori che vengono commessi. E la nostra opposizione non perdonerà nulla alla Lega e al centrodestra».
Con un risultato personale come quello di domenica può ambire anche al ruolo di capogruppo dei sei eletti Pd (Manfio, Grigoletto, Tocchetto, Nieri, più Rocco che subentrerà a Manildo), ma la decisione sarà collegiale: «Nel gruppo ci sono molte personalità di valore, fra di loro emergerà una riflessione».