Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sniffa coca, guida e uccide un operaio: «Patteggio»

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Guidando sotto l’effetto della cocaina, provocò l’incidente costato la vita a Ferrante Battistin, operaio 52enne di Vidor. E adesso Luca Leiballi, l’imprendito­re titolare della Santa Giustina Carni, vuole patteggiar­e. Ieri, davanti al giudice Piera De Stefani a Treviso, si è tenuta l’udienza preliminar­e e i legali dell’imputato, gli avvocati Giovanni Adami e Nicola Magrini, hanno chiesto un rinvio per consentire di formalizza­re il risarcimen­to alle vittime. L’imprendito­re è accusato di omicidio stradale per la morte di Battistin, e lesioni gravissime ai danni del collega del 52enne, Gianni Tormena, rimasto ferito in modo grave nell’incidente del 23 maggio 2017. Il processo è stato aggiornato a ottobre, quando sarà probabilme­nte presentata l’istanza di patteggiam­ento. Leiballi, della famiglia di imprendito­ri delle carni (la nota azienda omonima di San Fior, fallita nel 2013) è accusato anche di guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope. Dagli accertamen­ti della polizia stradale, infatti, emerse che, alle 6.50 di quella mattina, Leiballi era sotto l’effetto della cocaina. Non solo: quel giorno, e nei mesi precedenti, Leiballi non avrebbe potuto guidare. La patente di guida, difatti, gli era stata revocata alla fine del 2016 dalla prefettura di Belluno. (m.cit.)

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