Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Precipita con il parapendio e muore
Tragedia a 1.400 metri nel Bellunese, vittima il 54enne Paolo Gatto di Montebelluna
MONTEBELLUNA (TREVISO) Perde il controllo del parapendio, si schianta e muore. La vittima è Paolo Gatto, 54 anni, di Montebelluna. La tragedia è avvenuta attorno alle 17 di ieri sul Pizzocco, nel Bellunese: la vela è stata notata a terra da un escursionista che si trovava nei pressi del Bivacco Palia. Immediato l’allarme al Soccorso Alpino, che ha recuperato il corpo dell’uomo, tramite l’elicottero a 1.400 metri di altezza. La salma è stata e trasportata a valle.
BELLUNO Segnali positivi dal mondo del lavoro bellunese. Prosegue la ripresa occupazionale dall’apice della recessione, datata aprile 2014, con una novità interessante: nel primo trimestre 2018 è cominciato ad aumentare il numero dei contratti a tempo indeterminato. Il dato è certificato dalle analisi dell’ufficio studi della Cisl Belluno Treviso, presentate ieri dal segretario generale aggiunto Rudy Roffarè e dal segretario con delega al mercato del lavoro, Gianni Pasian.
Nel complesso, tra nuovi contratti e cessazioni, il saldo trimestrale risulta negativo (510 posti in meno), ma risente della forte stagionalità del mercato del lavoro bellunese, nel quale marzo è uno dei mesi nei quali vengono chiusi la maggior parte dei contratti stagionali (quest’anno il saldo è a -1610) ed è comunque migliore di quanto registrato nello stesso periodo del 2017, nel quale la bilancia segnava –695 unità. A questo ritmo nel giro di circa due anni si dovrebbero recuperare i livelli occupazionali del 2008: a marzo 2018 mancavano 3085 posti di lavoro, ma 12 mesi prima ne mancavano 4375.
Il saldo negativo legato alla stagionalità è spinto dal termine dei contratti a tempo determinato (-1.225 la variazione al primo trimestre 2018, comunque meglio del -1.380 del 2017). Per la prima volta dopo anni, cresce il numero dei lavoratori assunti con contratti a tempo indeterminato, che nel primo trimestre dell’anno rappresentano il 13% del totale dei contratti (a marzo 2017 erano il 10,6% del totale): il saldo è +395, contro il -160 dello stesso periodo dell’anno scorso. Una dinamica positiva legata ad un aumento delle assunzioni e delle trasformazioni (rispettivamente +36,6% e +140,8% nel primo trimestre 2018 rispetto allo stesso trimestre del 2017). Praticamente nullo il saldo dell’apprendistato, mentre, seppur con un +310, il saldo dei lavoratori in somministrazione è pari a un terzo rispetto al marzo del 2017, che si era chiuso a +920.
Insomma, la ripresa non sarà certo travolgente, ma trapela un cauto ottimismo. «I dati - sottolinea il segretario Cisl Gianni Pasian - documentano una ripresa occupazionale graduale, che a Belluno è sempre collegata ai cicli della stagionalità. Il primo trimestre di quest’anno complessivamente è comunque andato meglio dello stesso trimestre del 2017. Sull’au- mento dei contratti a tempo indeterminato incide molto il Bonus assunzioni previsto dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede uno sgravio contributivo del 50% per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani fino a 35 anni, requisito che a partire dal primo gennaio 2019 scenderà a 30 anni».
Per quanto riguarda i distretti, l’industria chiude il primo trimestre dell’anno con un saldo positivo, +715, ma inferiore rispetto al 2017 (+1.035). Occhialeria e metalmeccanico riprendono a crescere dopo la battuta d’arresto registrata alla fine del 2017. L’aumento dei posti di lavoro è però inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: l’occhialeria chiude il trimestre con un saldo di +70 contro il +335 del primo trimestre 2017; il settore metalmeccanico con +475 contro il +590 dello stesso periodo del 2017. L’economia bellunese dimostra invece capacità di recupero in settori come il terziario e il turismo, come afferma il segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso Rudy Roffarè nella sua analisi.
«Tuttavia - aggiunge Roffarè - dobbiamo lavorare molto per governare le diverse situazioni di crisi che ci sono ancora nel Bellunese, anche attraverso le politiche attive, la formazione e la ricollocazione dei lavoratori, che faticosamente stiamo cercando di promuovere. Inoltre, è giunto il momento di rendere più stabili i rapporti di lavoro, favorire vere assunzioni per i giovani e contrattare con le aziende per aumentare le retribuzioni dei nostri concittadini».