Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Intesa su PadovaFiere I francesi escono di scena
PADOVA «Raggiungere quest’accordo è stata una passeggiata...». Ha esordito così, ieri in municipio il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ironizzando sul fatto che il tentativo di assicurare un futuro alla Fiera di Padova sia stato tutt’altro che agevole. «Da fine giugno 2017 abbiamo lavorato per evitare il fallimento del quartiere espositivo. E alla fine ci siamo riusciti con una grande opera di compensazione».
Ecco, la parola magica è compensazione. I soci pubblici (Comune, Camera di Commercio e Provincia) e privati (non solo i francesi di Gl Events, ma anche gli imprenditori padovani Andrea Olivi e Luca Griggio, titolari della Geo Spa), al termine di una serie estenuante di ultimatum e cause, si sono venuti incontro, siglando un’intesa di massima che, entro fine mese, dovrà essere ratificata dai cda. L’accordo produrrà tre conseguenze: la definitiva uscita di scena (stavolta sul serio) dei francesi che nel 2005, con 16 milioni, batterono la concorrenza di Verona Fiere, aggiudicandosi la gestione di PadovaFiere per 30 anni; poi il ritorno in mani interamente pubbliche della Fiera di Padova, dopo 13 anni di conduzione privata con poche luci e tante ombre ( tra 2007 e 2016, il fatturato è calato da 22 a 6 milioni); infine, il salvataggio dei 30 addetti diretti e dei 300 impiegati durante le fiere.
Sul lato economico, Gl Events e soci pubblici faranno una sorta di scambio alla pari: dopo una perizia, i francesi restituiranno i marchi delle rassegne (Auto e Moto d’Epoca, Arte Padova, Casa su Misura, Bike Experience e Flormart); Comune, Camera e Provincia «condoneranno» ai transalpini i 2,7 milioni i affitti non pagati da gennaio 2017 e i 500 mila euro l’anno di manutenzioni non sempre eseguite. Gl Events poi, che a settembre 2016 ha «subaffittato» la gestione a Geo, «rimborserà» la compagine di Olivi e Griggio dei 3 milioni spesi per riqualificare il viale d’ingresso e abbellire la zona con altri interventi. Inoltre, almeno per i prossimi sei mesi, la conduzione dei saloni resterà in capo agli stessi Olivi e Griggio. Nel 2019, invece, verrà fatta una gara pubblica per riaffidare la gestione del quartiere, magari includendo sia i padiglioni che il centro congressi in via di realizzazione.