Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tvb, addio amaro da Fantinelli Passa ai «nemici» della Fortitudo

Basket, il play: scelta di cuore, qui grazie a tutti

- Matteo Valente

TREVISO La risposta più attesa del mercato della De’Longhi è arrivata. Alle prime ore del mattino, la dirigenza biancoblù ha ricevuto però il responso che temeva: Matteo Fantinelli, capitano dell’ultima squadra di Treviso Basket, ha deciso di rifiutare il contratto biennale proposto dal club trevigiano. Dopo quattro anni, con tre regular season vinte, due semifinali playoff e persino la resistenza alle avances arrivate dai club di Serie A durante le ultime sessioni di mercato, il matrimonio fra Matteo Fantinelli e la De’Longhi è finito.

Una scelta che era nell’aria, specialmen­te dopo l’eliminazio­ne in semifinale playoff contro Trieste, quando l’ormai ex capitano trevigiano aveva palesato più di qualche malumore. A rendere però più amaro questo addio c’è la destinazio­ne scelta dal giocatore: sembra ormai fatta per il suo approdo alla Fortitudo Bologna che, dopo un lungo corteggiam­ento, è riuscita a convincere il play faentino a indossare la canotta dell’acerrima rivale di Treviso.

A confermare l’accordo con le Aquile è stato lo stesso Fantinelli con un post su Instagram, in cui si è confessato a cuore aperto. «Non mi sono mai nascosto, non lo farò ora — ha detto Fantinelli — Tutte le persone che mi conoscono lo sanno: io tifo Fortitudo da sempre. Sono cresciuto in un paese a quaranta minuti da Bologna guardando le partite della Fortitudo. In questi giorni ho preso la decisione più difficile della mia vita, non ho dormito per tre notti intere. La vita mi ha portato a giocare quattro anni a Treviso, i quattro anni più belli della mia vita. Non mi sarei mai aspettato di raggiunger­e questo traguardo, non sono mai stato uno che crede tanto in sè stesso e giocare per Treviso per me è stato qualcosa di bellissimo. Ci tengo a ringraziar­e i tifosi, la città e le persone che mi vengono più in mente».

E il giocatore aggiunge: «Quando mi è arrivata l’offerta di Bologna e Treviso non ci volevo credere, erano uguali, due fotocopie, stessi anni, stessi soldi. Niente che poteva aiutarmi a prendere la scelta giusta. Poi mi son reso conto che una scelta giusta non esiste. Per una volta ho voluto pensare a me e non agli altri.

Il mio sogno fin da bambino è sempre stato lo stesso: giocare a Bologna, in quel palazzetto, davanti a quella gente, davanti ai miei amici e alla mia famiglia. Alla fine ho fatto una scelta di cuore e il cuore mi ha portato dove sono. Ringrazio tutti davvero per questi quattro anni fantastici. Ora sono pronto ad iniziare questo nuovo percorso».

Adesso per la De’Longhi inizia un mercato in salita, con la scelta del playmaker che diventerà

fondamenta­le per le sorti del club biancoblù: sul taccuino in pole position c’è Andrea Amato di Verona, un play con caratteris­tiche diverse da quelle di Fantinelli.

Attenzione però a una possibile soluzione con la conferma di Sabatini e l’arrivo di Jacopo Giachetti, già cercato nelle ultime stagioni per garantire esperienza nei momenti decisivi della gara.

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Il playmaker Matteo Fantinelli, ormai ex capitano del Treviso Basket che passerà alla Fortitudo Bologna dalla prossima stagione

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