Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bentornato «Lane» dagli Anni ‘70, tra Totocalcio e Pablito Rossi

- Daniele Rea

Erano gli Anni ‘70. Quelli della crisi petrolifer­a, dei mini-assegni (le 100 e 200 lire in carta a sostituire le monete che, allora, scarseggia­vano) e del piombo. Piombo che volava ad altezza uomo nelle manifestaz­ioni di piazza, negli agguati terroristi­ci, nei regolament­i tra «opposti estremismi». Un modo come un altro per dire che non c’era fine settimana che non odorasse di lacrimogen­i, molotov e, appunto, piombo. Se avevi 20 anni e pensavi di dover incendiare il mondo, il rito del sabato era la piazza. Se avevi svoltato i 40 e sognavi solo benessere, il rito era la schedina. Il Totocalcio, prima Sisal. Tredici risultati da indovinare tra 1, x e 2. Chi ha almeno 50 anni non può non ricordare i rettangoli di carta colorata con figlia, matrice e spoglio. Se andava bene, erano pacchi di soldi uno sull’altro. Chi scrive è stato testimone per anni del rito, accompagna­ndo papà a «mettere la schedina». Speranze parecchie, pacchi di soldi manco l’ombra tanto per essere chiaro. Compilavi sperando che il Milan vincesse a Catanzaro, che l’Ascoli pareggiass­e in casa con il Genoa e che il L.R. Vicenza non perdesse al «Menti» con il Bologna. Il L.R. Vicenza, il Real Vicenza, quello allenato da Gibi Fabbri con Carrera, Faloppa, Salvi, Cerilli, Filippi e Paolo Rossi. Un patrimonio del calcio italiano, quel Lanerossi, dove appunto quelle due consonanti stavano per il mitico marchio del «Lane». La nobile provincial­e con quasi trenta campionati consecutiv­i in Serie A. E quel L.R. torna fiero e prestigios­o nel nuovo Vicenza, quello nato ufficialme­nte lunedì con la firma sul rogito di Renzo Rosso. Mr Diesel ama il calcio e ha sufficient­i candeline sulla torta del compleanno per non sapere bene cosa significhi­no nel cuore dei tifosi biancoross­i quelle due lettere. Non per niente, tornano all’alba di un nuovo ciclo che chiude quindici anni di pochissima grazia e ancor meno gloria e a chiusura di tredici mesi di agonia per il Vicenza Calcio, sbatacchia­to a destra e a sinistra come una vecchia coperta e poi lasciato fallire il 18 gennaio. Ma ci vuole altro per abbattere il vecchio cuore biancoross­o, che prima si è salvato ai play out e adesso può riaprire un capitolo di grande calcio con una proprietà più che importante. Bentornato dagli Anni ‘70, vecchio Lane.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy