Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gli studenti del Canova tra poesie e clonazioni «Non bisogna avere paura delle tecnologie»
Dal romanzo di Bassani lo spunto per parlare di razzismo ed emarginazione morale
TREVISO L’ansia e la paura della vigilia hanno lasciato spazio al sorriso dell’uscita da scuola. Sono circa 7500 gli studenti trevigiani che ieri hanno affrontato la prima prova degli esami di maturità: la tanto agognata prova di italiano. Carlo Callegari è stato il primo studente del liceo Classico Canova a finire la prova e si è fiondato sul saggio breve. «É il mio forte e la traccia socioeconomica sulla creatività mi ha conquistato», queste le sue parole. Carlo, citando il continuo progresso tecnologico caratterizzato dalle invenzioni di Apple e Microsoft, ha discusso dell’importanza del talento creativo dell’uomo nelle sue innovazioni.
A seguire sono uscite due ragazze delle classi del linguistico: Elena Marcati e Anna Cendron, le quali hanno scelto l’analisi del testo che, a 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali, proponeva un brano de Il giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani del 1962. Le studentesse hanno analizzato l’argomento legandolo coi temi attuali del razzismo, dell’immigrazione e dell’emarginazione morale. Elena ha fatto riferimento all’accezione del razzismo collegando l ’ot t i ca passata con quella presente e rifacendosi ad alcuni testi dello scrittore Auden, mentre Anna ha tracciato una panoramica generale appoggiandosi ai fatti attuali che stanno colpendo gli Stati Uniti, ovvero la separazione dei bambini messicani dai loro genitori fuggiaschi.
Federica Brunello ha invece preferito il saggio breve artistico-letterario che prevedeva alcuni testi delle poesie di Alda Merini sulla solitudine e l’arte. «Sono stata ispirata da questa traccia - commenta Federica - perché era quella che mi coinvolgeva maggiormente dal punto di vista personale». Maria Teresa, altra ragazza del Canova linguistico, ha puntato sul saggio storico-politico concernente le masse e la propaganda, passando attraverso dei testi dello storico Baravelli: «Volevo concentrarmi sul modo in cui i totalitaris mi si sono i mpos t i sulle masse», spiega Maria Teresa.
L’ultima tipologia di saggio breve (di argomento tecnicoscientifico), poneva l’accento s ul dibattito bioetico s ull a clonazione. Chiara Pastorelli, che durante l’anno scolastico aveva partecipato ad alcuni progetti scientifici con la sua classe, ha scelto quello. Alla domanda sul cos ’è che l’ha spinta a scegliere questo tipo di traccia ha risposto: «La so- cietà attuale non deve essere spaventata dalle nuove tecnologie e ho provato a spiegarlo nel mio testo».
Gli altri due temi di ordine generale e di carattere storico erano quelli che si prevedevano, con protagonisti la Costituzione e Aldo Moro. Il primo infatti, per festeggiare la ricorrenza del 70° anniversario della nascita della Costituzione, trattava il principio di uguaglianza sancito dal Testo Costituente. Il secondo, per celebrare il 40° anniversario della morte di Aldo Moro, riguardava la Cooperazione internazionale con un focus su De Gasperi e l’ex Presidente della Dc. In conclusione non vi è stata nessuna segnalazione di copiature tramite «aiuti» tecnologici; per la prima prova la norma che da quest’anno dichiara il divieto di utilizzo di smartphone e dispositivi elettronici ha dato i suoi frutti. Buona la prima, insomma. Resta da capire se filerà tutto liscio anche nei prossimi giorni, quando i maturandi saranno chiamati a misurarsi con seconda e terza prova scritta.
Le tracce
C’è anche chi ha citato i progressi di Apple e Microsoft