Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cacciato di casa il rugbista accoltellato
Oderzo, era stato ferito dal papà durante una lite. Dopo la pace, minaccia la madre
ODERZO (TREVISO) Al culmine di una violenta lite con il figlio ubriaco, lo accoltellò per difendere la moglie. Ieri Daniele Gobbo, 60 anni, è stato condannato a 4 mesi per lesioni, ma il suo legale non ci sta: «Fu legittima difesa». E nei guai, ora, è finito lo stesso ragazzo, il 24enne rugbista (ex Tarvisium) Alisson: dopo l’apparente rappacificazione con il papà, il giovane è stato allontanato da casa, su provvedimento del tribunale, per minacce alla mamma.
TREVISO Gli evasori totali, gli imprenditori che danno lavoro in nero e i «furbetti» delle pensioni. Sono solo alcuni degli obiettivi che hanno tenuto impegnati gli uomini della Guardia di Finanza di Treviso, che ieri hanno celebrato il 244esimo anniversario di fondazione del Corpo. Una cerimonia, organizzata all’auditorium Appiani in piazza delle Istituzioni, servita anche per tracciare il bilancio di un anno di attività delle fiamme gialle in provincia.
Sempre massima l’attenzione sull’evasione fiscale, che ha portato all’individuazione di 169 evasori totali e responsabili di un mancato gettito Iva per oltre 17,2 milioni di euro. Varie le operazioni messe a segno dai finanzieri, tra le quali quella chiamata «Prosit» che ha visto al centro una società di Montebelluna specializzata nella commercializzazione di bevande, e che utilizzando fatture false emesse da 21 società croate per 140 milioni di euro, ha evaso oltre 25 milioni di Iva. I tre soci sono finiti in manette.
E poi il lavoro nero, altra piaga della Marca, con indagini che hanno portato a scoprire 170 lavoratori irregolari, manodopera somministrata abusivamente da una ditta di pulizie della Marca a varie imprese, ristoranti e hotel, che ha celato al fisco quasi 4 milioni di ricavi, con una conseguente sottrazione alle casse pubbliche - in termini di Irpef dovuta - per circa 1 milione e 400 mila euro, nonché di Iva per oltre 400 mila euro. Violazioni per le quali il titolare è stato denunciato. E con i lavoratori che, assoldati via Internet, erano convinti di essere assunti ma in realtà erano totalmente sprovvisti di contratto. In totale, i lavoratori in nero o irregolari accertati in un anno, sono stati 372, assoldati da 70 datori di lavoro.
L’attività contro l’evasione ha portato i finanzieri a eseguire sequestri per quasi 120 milioni di euro.
Intensa anche l’attività di contrasto all’illegalità nella pubblica amministrazione e agli illeciti nella spesa pubblica, con 66 persone segnalate alla Corte dei Conti. Quattordici individui, dodici italiani e due stranieri, sono stati denunciati per aver percepito la pensione sociale senza averne i requisiti, tra chi continuava a incassare quella di un congiunto morto, a coloro che avevano fittiziamente trasferito la residenza in Italia, fino a una coppia che ha pensato bene, per incassare l’assegno, si è separata per finta.
Un grande lavoro da parte di una Finanza che, come ha spiegato il comandante provinciale Alessandro Serena, «deve essere dalla parte della gente, degli operatori onesti, a presidio della legalità e delle regole, per contrastare le condotte illecite che impoveriscono i più a favore di chi viola le leggi».