Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Martellago e Bussolengo spediscono a casa le due sindache uscenti Adria ritorna a sinistra
A distanza di 15 giorni, gli elettori non hanno cambiato idea: in tutti e quattro i Comuni veneti dove il sindaco è stato eletto al ballottaggio, hanno vinto i candidati che avevano ottenuto il maggior numero di consensi già al primo turno.
Questa circostanza ha prodotto però conseguenze diverse. Mentre a San Donà di Piave (vedi intervista qui sopra) lo spareggio a due ha riconsegnato il municipio al sindaco uscente Andrea Cereser - l’ultimo dei Mohicani democratici, vincente (54,2%) in un mare di lacrime per il centrosinistra -, nella vicina Martellago si è verificato il ribaltone: la sindaca in carica Monica Barbiero ha dovuto cedere la fascia tricolore al campione del centrodestra Andrea Saccarola (52,12%), interrompendo così un lungo ciclo di amministrazioni di centrosinistra alla guida del Comune dell’entroterra veneziano.
Le carte (politiche) erano più mescolate negli altri due centri interessati dai ballottaggi, Bussolengo (Verona) e Adria (Rovigo). Nel primo caso, infatti, ha sì vinto in senso lato il centrodestra, ma la squadra che appoggiava il nuovo sindaco Roberto Brizzi (53,9%), candidato favorito della vigilia, si presentava sotto insegne civiche che facevano riferimento all’area più moderata della coalizione, con l’appoggio anche di ex tosiani e addirittura di una lista collegata al Partito Democratico, per poi incassare anche il favore del leghista sconfitto al primo turno, Claudio Perusi. Anche qui, per la cronaca, ha perso la sindaca uscente, Paola Boscaini (civiche), premiata dagli elettori del capoluogo ma nettamente superata da Brizzi nelle frazioni.
Ad Adria, invece, il duello finale era tutto interno all’area progressista. L’ha spuntata il civico di sinistra Omar Barbierato, con la vittoria largamente più netta di questi ballottaggi: 65,2%, un mezzo plebiscito. Batte in ritirata lo sfidante Lamberto Cavallari, scuola socialista, candidato del centrosinistra «ufficiale», che tra l’altro aveva in squadra due ex sindaci della città: Gino Spinello del Pd e quel Massimo Barbujani detto Bobo che, eletto a capo di una coalizione di centrodestra e poi sfiduciato nel febbraio scorso, aveva saltato la barricata e si era alleato con gli avversari di un tempo. L’operazione nel suo complesso, a giudicare dai risultati, non è risultata particolarmente gradita agli elettori adriesi.