Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I primi dossier? Su appalti, ospedale e aeroporto
Il brindisi dopo l’incarico. Manera: «Accerteremo l’impatto delle grandi opere su Treviso»
Un brindisi e un pranzo leggero alla Locanda San Tomaso per fare squadra, alcuni si sono conosciuti solo ieri, e poi tutti al lavoro – chi in municipio, chi in ufficio.
Andrea De Checchi è l’unico con un’esperienza da assessore a Ca’ Sugana. «Il rapporto con il commercio e le categorie è fondamentale, diverse cose vanno cambiate rispetto ai passati cinque anni. Il primo passo sarà un tavolo di confronto sugli obiettivi condivisi». È stata assessore, ma a Oderzo, anche Gloria Tessarolo: «L’obiettivo è rendere la città più accessibile e vivibile per le fasce più deboli». Alessandro Manera, braccio destro di Conte, già membro della commissione Via (valutazione impatto ambientale) regionale, si occuperà di ambiente. «Non è un assessorato filosofico e mi piace di più intenderlo come sostenibilità». Comincia da due temi affrontati da tecnico: «La Cittadella della Salute e l’aeroporto, centrali per il territorio, ma con impatto su traffico, inquinamento e incidenza ambientale. Va rivisto con serietà il piano di monitoraggio dell’aria e servono più centraline di rilevamento».
L’urbanistica va all’ingegnere, Linda Tassinari. Sabato sono scaduti i termini per le osservazioni al piano degli interventi: «Gli strumenti non sono ancora definiti, l’obiettivo è creare una stretta collaborazione con i colleghi, gli uffici e le categorie per una progettualità che sarà molto tecnica e completa».
Dopo vent’anni di Consiglio (e dieci da presidente della commissione urbanistica) entra in giunta Sandro Zampese: «Sono nuovi stimoli. La prima cosa da fare sarà una attenta valutazione dei lavori precedenti e di quelli a bando, a partire dall’appalto sull’illuminazione e i 400 alberi da tagliare». Lavinia Colonna Preti vuole una Treviso «con vocazione internazionale, che valorizzi il suo patrimonio, la sua storia e i suoi musei, volano per l’economia. C’è tanto da fare, a cominciare dal secondo stralcio del Bailo». Silvia Nizzetto gioca in casa con associazioni e sport: «Sono una donna di territorio, il dialogo e l’ascolto sono basi di partenza». Infine l’uomo dei numeri, Christian Schiavon, al quale spetta il compito di tramutare in fattibile ogni progetto: «Sarà un lavoro per la squadra, iniziamo subito».
Zampese «Anzitutto dovremo valutare il piano luci e quello sui 400 alberi da tagliare»