Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Troppi clienti, sequestrata casa a luci rosse
L’uomo voleva suicidarsi. È morto al centro grandi ustionati di Cesena
CASTELFRANCO Un viavai continuo, segnalato dai vicini ai carabinieri. La maitresse, una cinese 43enne, è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione, e due sue connazionali sono state espulse.
PEDEROBBA Non ce l’ha fatta il 64enne che aveva tentato il suicidio nel suo camper. L’uomo è morto ieri mattina, nel centro grandi ustionati dell’ospedale di Cesena, dove era stato trasferito dall’ospedale di Montebelluna.
Le ustioni riportate erano troppo gravi, nonostante le cure specialistiche, mercoledì mattina il suo cuore ha cessato di battere. L’uomo soffriva di depressione e già in passato aveva tentato di togliersi la vita con il gas. Lunedì sera l’ultimo tentativo. Questa volta il pensionato era determinato a farlo riuscire.
Per questo aveva sistemato in un vecchio camper che teneva parcheggiato in un campo di sua proprietà, quattro bombole di gas e una tanica piena di benzina. Il suo progetto
era probabilmente quello di svuotare le bombole per saturare l’ambiente e provocare un’esplosione che lo avrebbe ucciso sul colpo. Ma qualcosa è andato storto. Quando nella tarda serata di lunedì, la zona campestre di Pederobba, poco distante dalla caserma dei carabinieri, è stata scossa da un forte boato, a esplodere era stata solo una delle bombole di gas, provocando una fiammata che aveva investito l’uomo agli arti inferiori.
Il 64enne era riuscito a uscire dal camper mentre il fuoco faceva scempio del suo corpo. A prestargli i primi soccorsi, è stato un vigile del fuoco fuori servizio che passava di là e lo ha visto a terra. Subito ha dato l’allarme e sul posto sono arrivati i colleghi dal distaccamento di Montebelluna, i sanitari del Suem 118 e i carabinieri. Le operazioni di soccorso sono state complicate dalla presenza delle altre bombole, che hanno indotto militari e pompieri a far allontanare i curiosi accorsi dopo lo scoppio.
Le condizioni del 64enne era parse subito gravissime, era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Valentino e, appena si era reso disponibile un posto letto nel centro specializzato, martedì mattina era stato trasferito a Cesena dove ieri è morto.